Ridurre al minimo l’aliquota Imu da applicare ai terreni agricoli nei comuni interessati ed evitare sanzioni nei casi di ritardato pagamento rispetto alla scadenza del 10 febbraio, nel pieno rispetto dello Statuto del Contribuente. Questo l’appello lanciato da Coldiretti Piacenza ai sindaci della provincia al fine di procedere alle modifiche necessarie affinché gli agricoltori non debbano sobbarcarsi un ulteriore peso. Le richieste sono state presentate durante le partecipate assemblee che l’Organizzazione sta portando avanti su tutto il territorio.
“Il Ministero, ha chiarito Emanuele Gonsalvi responsabile fiscale Coldiretti Piacenza, ha specificato infatti che l’aliquota di legge pari al 7,6 per mille, è applicabile nei comuni nei quali i terreni agricoli non sono più oggetto dell’esenzione, anche parziale, a meno che non siano state approvate, dal comune stesso, specifiche aliquote per i terreni agricoli.”
L’aliquota del 7,6 per mille – fa sapere Coldiretti – sarà applicabile dunque in quei comuni prima considerati totalmente esenti e in quelli precedentemente definiti come parzialmente montani, un tempo esenti dalle imposte ed ora assoggettati, se questi non dispongono diversamente.
“Per questo ci appelliamo ai sindaci, prosegue l’esperto, affinché intervengano prendendo in considerazione il fatto che i terreni in questione sono utilizzati per lavoro. Nell’immediato, è inoltre doveroso evitare le sanzioni nei casi di ritardato pagamento, nei casi in cui quest’ultimo è dovuto: solo così verrà rispettato lo Statuto del contribuente. Oltre a ciò, è necessario coinvolgere gli enti territoriali al fine di evitare quelle incongruenze che esistono rispetto alle reali condizioni dei terreni.”
“Le modifiche, conclude, sono fondamentali per rafforzare la scelta di mantenere l’esenzione per le imprese agricole professionali in tutte le aree svantaggiate riconoscendo il ruolo economico e di presidio territoriale di chi lavora e vive di agricoltura”.