Fuori Expo, come trarre vantaggio dalla kermesse internazionale

Expo sarà un evento unico e per rivederlo in Italia dovremo attendere almeno un altro secolo. Forse  i figli dei nostri figli ne parleranno e probabilmente si rifaranno a quanto fatto dai loro avi nel lontano 2015, delle occasioni perse e di quelle colte.

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A 79 giorni dall’ evento se n’è parlato oggi pomeriggio, nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese con un evento dal nome un po’ curioso: “Fuori Expo”.

Il titolo non significa propriamente “star fuori da Expo” ma stare dentro la kermesse pur rimanendo nel proprio territorio, una sorta di “Fuorisalone”, come avviene ogni anno in occasione del Salone del Mobile e del Design ma con un più ampio respiro.

L’ idea è di “The Big Network”, una rete di professionalità locali nel campo della comunicazione, del marketing e dell’ innovazione tecnologica, che in collaborazione con Confapindustria Piacenza, CNA, Confcooperative e Legacoop, vuole creare una serie di opportunità per le aziende piacentine che non sono fisicamente a Milano, organizzando eventi collaterali sul nostro territorio sia per questi soggetti che per coloro i quali, pur avendo uno spazio in Piazzetta,  vogliono promuovere il territorio, con eventi specifici in loco.

“L’ Expo – come dice Valeria Benaglia, di The Big Network – non sarà solo a Milano ma sarà anche tutto quello che ruota intorno. La nostra idea è quella di non restare fuori dall’ Expo, anzi di presentare opportunità per le aziende piacentine.

Come rete, The Big Network si è costituita quest’ anno per fare sul territorio attività legate a Expo, senza essere in contrapposizione né con ATS, ne con le aziende che vi lavorano, anzi, con loro vogliamo fare sinergia e lavorare insieme.

Abbiamo scelto di chiamare relatori internazionali proprio per spiegare che cosa stanno facendo a livello nazionale e internazionale e cercare la possibilità di poterlo applicarle anche in ambito piacentino”.

All’ incontro di oggi hanno partecipato Silvio Barbetta, responsabile di Made in Uvet, che è il rivenditore ufficiale di biglietti e pacchetti turistici per la manifestazione; Fabrizio Costa, Expo Sales manager per Sanpellegrino e Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-Romagnoli nel mondo.

Anche Barbetta ai nostri microfoni sottolinea l’ eccezionalità dell’evento al quale parteciperà il 90% del pianeta e la non ripetitività di Expo per almeno 100 anni.

Uvet ha creduto sin da subito in questo evento per il quale sono previsti 20 milioni di presenze di cui 6 milioni di stranieri”.

Una certezza sono gli otto milioni di biglietti giò venduti fino a questo momento.

“ Vogliamo proporre un’ Italia diversa – continua Barbetta – un Paese più legato al territorio e alle sue eccellenze enogastronomiche e vinicole. Abbiamo creato pacchetti ad hoc con i quali vogliamo far entrare i visitatori in contatto con realtà importanti ma poco conosciute”.

Tra queste Barbetta inserisce Piacenza: “Una culla dell’enogastronomia, che ha bisogno di essere conosciuta maggiormente”.

Non ha bisogno di presentazioni invece il marchio Sanpellegrino, uno degli ambasciatori dell’ Italia nel mondo. La sua inconfondibile stella rossa sull’ etichetta azzurra è presente in 138 paesi ed è riconosciuta come un ambasciatore dello stile e del gusto italiano.

Fabrizio Costa è in qualche modo legato anche alla nostra città, essendo stato sposato con una piacentina: “Noi oggi siamo qui per interrogarci su cosa possono suggerire grandi aziende come la nostra a imprenditori locali, di territorio, e capire bene quali opportunità ci possano essere con una manifestazione straordinaria come Expo.

Credo che dovranno essere evidenziate le caratteristiche del territorio: se quelle del Paese Italia sono il cibo, l’ arte, il turismo e lo stile di vita italiano, probabilmente anche Piacenza dovrà cercare quelle tre o quattro eccellenze che prendano al cuore il consumatore straniero e lo invoglino a fare un giro e scoprire le eccellenze di questa città che io conosco perché sono stato sposato con una piacentina.

Ai consumatori va  fatto vivere un sogno – conclude Costa – e io credo che Piacenza possa far vivere un sogno al consumatore con le sue opere d’ arte, le sue eccellenze e la sua cucina. Prenderei due o tre aspetti veramente importanti della città e le esporrei alla massima potenza”. 

Silvia Bartolini, presidente della Consulta Emiliano-Romagnoli nel mondo, ha illustrato “Made of Italian” che è un sito attraverso il quale i piacentini e, in genere, gli emiliano romagnoli all’ estero, potranno acquistare il biglietto per Expo usufruendo di sconti sui vettori aerei internazionali (Alitalia-Ethiad) e ferroviari nazionali (Trenitalia e NTV).

“In regione – ha detto ai nostri microfoni la presidente Bartolini – Piacenza è la provincia che ha dato il contributo maggiore rispetto all’ immigrazione. Expo è un’ occasione straordinaria per visitare la manifestazione e tornare nelle proprie terre di origine. Come Consulta ci siamo subito attivati per questo straordinario evento”.

Piacenza, secondo Bartolini, giocherà un ruolo molto importante e “non sarà difficile per la vostra città attirare visitatori grazie alle vostre eccellenze”.