Anche a Piacenza il lavoro nero è assai presente, ma la situazione non è allarmante. Nel 2014 il Servizio Politiche del Lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro insieme ai carabinieri della sezione Tutela del Lavoro ha compiuto oltre 947 ispezioni. Emerge un panorama piuttosto sano, in cui il fenomeno del lavoro nero risulta essere meno concentrato rispetto ad altre province. Esistono fenomeni di elusione e irregolarità le quali però non costituiscono una percentuale allarmante. Le ispezioni sono state dirette soprattutto al mondo del Terziario con 701 ispezioni totali e 322 episodi di irregolarità riscontrate. Nel settore dell'edilizia 153 controlli con 67 irregolarità riscontrate. 77 ispezioni nell'industria con 44 violazioni riscontrate e 51 ispezioni nell'agricoltura con 21 irregolarità riscontrate.
Sono stati invece 2078 i lavoratori controllati, 936 quelli trovati con irregolarità e solo 157 quelli sorpresi in nero, vale a dire il 7,60 per cento. Tra le irregolarità maggiormente riscontrate le finte partite Iva e i finti part time. Ammontano invece a 500.933mila euro le pene economiche totali comminate alle aziende tra sanzioni, prescrizioni e diffide: "Il problema è che con questa crisi le aziende fanno fatica a pagare queste sanzioni" spiega Alberto Giardina, direttore reggente della Direzione del Lavoro. Denunciate 14 persone, per reati che vanno dall'impiego di minori alla truffa, passando per i mancati pagamenti dei contributi per circa 600mila euro.
"Purtroppo devo constatare che a Piacenza il rapporto tra la Direzione Territoriale del Lavoro e la polizia municipale non si è concretizzato. La polizia municipale controlla i locali pubblici e gli esercizi, ma non siamo mai stati coinvolti nel monitoraggio. In altre città vicine come Como, Pavia, Vigevano la collaborazione è stretta e fruttuosa. Il rapporto di collaborazione è proficuo con i carabinieri, la Guardia di Finanza, la Procura, le associazioni di categoria, mentre è altamente migliorabile con la polizia municipale" ha concluso Alberto Giardina.