Negli stabilimenti di una impresa di Mocomero di Vernasca, in provincia di Piacenza (la Buzzi Unicem, ndr), “potrebbero, di qui a breve, venire bruciate 60.000 tonnellate all'anno di CarboNext, combustile solido secondario mai utilizzato prima d’ora nel territorio piacentino”. Una notizia che “suscita viva apprensione tra la popolazione interessata”, anche perché il combustibile “dovrebbe essere realizzato attraverso i rifiuti provenienti dall'Oltrepò Pavese”.
E' quanto denuncia Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui chiede che “la popolazione dell’Alta Val d’Arda sia quanto meno ascoltata nelle sue richieste e nelle perplessità che manifesta, fermo restando la decisione che i competenti organi amministrativi dovranno assumere al riguardo”. Infatti, specifica il consigliere, “attualmente la richiesta di utilizzare il predetto combustibile da parte dell’azienda in questione è in fase di esame da parte dell’amministrazione provinciale di Piacenza, più precisamente risultano depositati lo Sia, il progetto definitivo e gli elaborati prescritti per l’effettuazione della procedura di Via”.