Domenica 8 febbraio ore 16,30 al Teatro Trieste 34 di Piacenza il 4° appuntamento della rassegna "La Domenica dei Piccoli" con lo spettacolo per famiglie “Sarebbe bello se….” della compagnia Dottor Bostik di Torino.
Sarebbe bello, se… Spettacolo per narratrice e oggetti animati
E' il viaggio di un bambino, un viaggio fatto di cose che si osservano, di pensieri semplici che prendono forma, un peregrinare stando fermi in un luogo magico da cui tutti arriviamo senza sapere bene dove sia. Parla di piccoli e grandi errori, di cambiamenti possibili, racconta con lucidità e poesia il mondo abitato dagli uomini e cosa si potrebbe fare per renderlo un posto migliore. Il bambino osserva, scruta , si interroga su ciò che a tutti i bimbi non piace, l'ingiustizia e la cattiveria.
E' una storia di speranza proiettata al futuro, perché per migliorare le cose c'è bisogno che qualcuno nasca, cresca e decida di cambiare veramente il mondo. Uno spettacolo che unisce l'evocazione potente della narrazione alla magia del teatro di figura.
La scena è formata da un insieme di oggetti di recupero, congegnati e assemblati in un apparente caos che rappresenta il Mondo in cui abitiamo. Materiali di vario genere (legno, sabbia, acqua, ferro, plastica) sono lì, pronti per essere raccontati, animati, vissuti, modificati
La storia: Lontano dal Mondo c’è un isola, e sull’isola un Bambino: da quello strano luogo, dove si immagina stiano tutti i bimbi prima di nascere, il piccolo osserva tutto con attenzione, impara a conoscere il luogo in cui andrà ad abitare, cerca di capire ciò che accade e perché accade, e riflette. Vede la bellezza della natura, delle foreste, del mare, del cielo; ma vede anche come l’uomo sia in grado di distruggere, inquinare, accaparrarsi la ricchezza costringendo altri alla povertà e alla fame; vede guerre e ingiustizie, prepotenza e infelicità. E pensa che non va bene, che non è giusto. E che sarebbe bello fare qualcosa perché il mondo diventasse un posto splendido in cui vale la pena di vivere. Immagina come si potrebbe far finire la guerra, la siccità, la carestia; come si potrebbe pulire il mare, far nascere nuove foreste, sconfiggere le lacrime. Immagina soluzioni che hanno in sé la magia e la poesia di uno sguardo bambino. E infine, dopo aver visto, pensato e immaginato, decide di nascere. Le tecniche teatrali: Nella messinscena, un’attrice anima il Bambino-burattino e dà voce ai suoi pensieri; un animatore invece, dà vita al mondo, crea piccoli quadri evocativi, suggestioni a metà strada tra realtà e sogno.
Con Monica Bonetto, Raffaele Arru e le marionette del Dottor Bostik
Liberamente ispirato a “Bisognerà” di Thierry Lenain e Olivier Tallec
Testo e regia di Monica Bonetto e Dino Arru
Collaborazione alla regia Stefano Dell'Accio
Scene di Raffaele Arru
Produzione UNOTEATRO in collaborazione con C.P.E.M.(Comunque Polonio Era Malato) – Teatro