Mozziconi di sigari e sassi ammucchiati di fronte all'ingresso delle abitazioni degli odiati vicini, il motore del camioncino lasciato acceso fin dalle prime ore dell'alba, una campana elettrica collegata al telefono. E pure gli asini di proprietà che ragliavano sotto le loro camere da letto. E’ stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di 100mila euro di risarcimento danni (più spese processuali) il 55enne accusato di stalking nei confronti di una famiglia vicina di casa. L'uomo era difeso dall'avvocato Sisto Salotti.I dissapori arrivati all'attenzione del giudice Gianandrea Bussi sono iniziati nel 2009 a Campremoldo Sopra, frazione di Gragnano, dove l'imputato aveva alcuni terreni e lavorava come agricoltore. Un rapporto di vicinato mai decollato, anzi, precipitato in breve e giunto, secondo le due famiglie che hanno presentato denuncia, a livelli insostenibili. L’uomo è stato condannato dal giudice Gianandrea Bussi per gli atti persecutori nei confronti di due delle quattro persone (che si sono costituite parte civile difese dall'avvocato Vittorio Antonini) che avevano presentato querela e che, in seguito ai fatti, erano stati colti da crisi depressive.