Pretendeva dalla ex compagna, dopo la fine della loro storia d’amore, la restituzione dei suoi beni: una bicicletta, un anello e una somma in denaro. Tuttavia esagerò non poco con le telefonate, gli insulti e le minacce. A processo per stalking (atti persecutori) un piacentino di 45anni per il quale stamattina (28 gennaio) l'avvocato difensore Corrado Prandi ha chiesto al giudice Giuseppe Bersani che il suo assistito venga giudicato con il rito abbreviato condizionato allo svolgimento di una perizia psichiatrica. I fatti si sono svolti in un paese della Valtrebbia tra l'agosto e il settembre del 2014 dopo che la vittima la ex convivente di 40 anni, aveva deciso di interrompere la relazione. Quest'ultimo, tuttavia, avrebbe da subito iniziato a pretendere la restituzione di alcuni beni, come una bicicletta, un anello e dei soldi. Di fronte al rifiuto, l'uomo avrebbe iniziato a insistere in maniera sempre più pesante con continue telefonate, minacce e pedinamenti. In un caso arrivò addirittura a danneggiare l’auto della ex che lo denunciò per stalking. Nel corso dei due mesi l’uomo venne anche arrestato e si trova ancora agli arresti domiciliari. La donna si è costituita parte civile nel processo ed è difesa dall’avvocato Zaira De Biasi.