Expo 2015, un’azienda piacentina per la raccolta differenziata dei rifiuti

Expo 2015, la raccolta differenziata parlerà piacentino. E’ stata affidata infatti alla LeoDaVinci di Piacenza la progettazione dei contenitori per la gestione dei rifiuti dell’evento. L’azienda piacentina, dopo un anno di test e prototipi, si è aggiudicata la progettazione dei contenitori per la raccolta differenziata. Ilaria Pecorari Pinoia, amministratore unico di Leodavinci, racconta questo successo: “Abbiamo iniziato quasi un anno fa tra decine di concorrenti, e ogni qualvolta i designer di EXPO avanzavano nuove richieste oppure ipotesi di modifica, rispondevamo prontamente e velocemente, a volte stravolgendo il lavoro fatto fino a quel momento nel volgere di una sola notte di lavoro. La parola d’ordine data dagli alti dirigenti di Expo era: ‘Si ricordi che siamo la città della moda e che tutto il mondo ci sta guardando’,  insomma una bella responsabilità”.

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“Dopo varie metamorfosi del progetto, quasi stravolgendone lo stadio iniziale, siamo arrivati ad un contenitore che rispetta molteplici richieste avanzate da tutti gli attori in causa. Non lo penserebbe nessuno, ma abbiamo perfino dovuto fare i conti con alcune norme internazionali antiterrorismo, per non parlare del fatto che ognuno dei 3mila oggetti da realizzare, dovrà essere allestito più volte con pellicole adesive recanti i vari sponsor che si aggiudicheranno lo spazio pubblicitario sui contenitori, proprio come si fa con le auto da corsa”.

“Una delegazione proveniente dagli Emirati Arabi Uniti ci ha già contattato per pensare al nuovo contenitore di EXPO DUBAI 2020, prossima data dell’ Esposizione Mondiale, e ci hanno imposto tempi incredibilmente brevi, cosa che non ci preoccuperebbe affatto, non fosse per il fatto che stiamo progettando la gestione totale dei rifiuti del parco acquatico coperto più grande d’Europa che sorgerà in una località ancora segreta (si parla comunque di centro sud Italia). Come sempre, anche per questo progetto, ci avvarremo della fondamentale consulenza dell’Architetto Andrea Baraldi (Digicode Studio) e dell’agenzia di comunicazione ValeTutto.eu”.

“La ‘parure’ di contenitori realizzata per EXPO è composta da tre pezzi, un destro un centrale e un sinistro, in modo da poter garantire un estrema versatilità di composizione in base alle molteplici esigenze della manifestazione. Una nota “curiosa” degna di menzione: Il contenitore sinistro si chiamerà GAE, in onore a Gae Aulenti, il sinistro OTTAVIO, in onore a Ottavio Missoni e il centrale (il più grande di tutti) LEONARDO. Il nome di ogni contenitore è stato posto sotto la vela di copertura, in modo che per andarlo a leggere si debba piegare la testa e flettere le ginocchia…….in segno di rispetto”.