Dopo 3 sconfitte consecutive in campionato Piacenza cerca di reagire, forte della vittoria di martedì in Champions League. Radici decide di lasciare in pachina inizialmente Papi e parte con Taveres-Poey, Zlatanov-Massari, Allett-Ostapenko libero Mario jr
Primo Set. Piacenza parte male sotto 8 a 5, Radici chiama time out per registrare una ricezione ballerina e tanti errori in battuta. Radici prova a sostituire Massari con Papi in seconda linea. La scelta sembra dargli ragione in forza del turno in battuta di Ostapenko, sempre molto positivo nel fondamentale. Radici cerca di dare qualche riferimento in attacco a Tavares con Kohut al posto del russo, in prima linea, ma stavolta è l’attacco e soprattutto Tavares non sempre lucido e costretto a giocare palle scontate a pagare pegno e Verona scappa via 18 a 14 e 23 a 16. Colpo di reni dei biancorssi che recuperano solo 3 punti che valgono per la statistica. Verona vince il primo 25 a 21.
Secondo set. in campo Papi per Massari. Se il primo set è iniziato male il secondo è partito peggio. Piacenza sotto 9 a 4, sembra non avere scampo. Ostapenko ancora una volta risolve la situazione con un break al servizio di 4 punti, per la temporanea parità. (11-11). Piacenza ancora con Ostapenko al servizio trova un break di 3 punti. Verona cala vistosamente in seconda linea. La Copra arriva a un passo dal traguardo avanti 23 a 21, ma l’opposto gialloblu Gasparini non ci sta. Con 2 ace porta Verona a giocare 2 set point. Verona spreca troppo e con 3 errori consecutivi regala il set a Piacenza che ringrazia e tiene viva la partita.
Terzo Set. Forse si divertono di più a partire con handicap, perché anche nel 3° set Piacenza parte malissimo. Sotto 11 a 5, complice ancora una ricezione che capitola sotto le battute di Deroo, la Copra non si rialzerà più per tutto il parziale. L’unica nota positiva l’ingresso di Kohut che sembra poter dare un poco di vivacità in più in attacco, ma è veramente troppo poco. Verona vince 25 a 19 grazie ad un ace finale di Sanders.
Nel quarto set. In campo Kohut al posto di Ostapenko. Primo accelerazione al parziale la offre Verona con 3 muri e un parziale di 5 a 0 scappano avanti 10 a 7. Reagiscono subito i biancorossi con il servizio di Papi che costringe Coscione a 2 (!) errori consecutivi in palleggio. 13 pari. Verona sembra sempre avere il pallino del gioco. Va avanti, poi riflette, si ferma, Piacenza assiste un po’ passiva ma intanto i gialloblu s’avvicinano alla fine della gara. Piacenza rimane inerte come se non avesse armi da mettere in campo per contrastare l’avversario. Quasi stancamente Verona arriva al 3 a 1 che si concretizza con l’ultimo attacco di Gasparini. I gialloblu consolidano il terzo posto in classifica con 8 vittorie nelle ultime 9 gare.
Nelle parole del dopo gara di Radici c’è un tentativo di salvare la partita. Difficile avere la sua pazienza. La squadra non riesce ad esprimere i talenti di cui sicuramente ne è formata. Polemizzare sarebbe un gioco da ragazzi, ma tra 48 ore c’è la partita più importante della stagione. Trasferta a Costanta in Romania, contro il vecchio amico Simeonov, dove Piacenza ha un solo risultato possibile per essere certa del passaggio del turno in Champions League, la vittoria!!
Appuntamento martedì 27 gennaio alle 17 in diretta su Radio Sound per la radiocronaca di Tomis Costanta – Copra Piacenza
Nicola Gobbi
Calzedonia Verona – Copra Piacenza 3-1 (25-21; 25-27; 25-19; 25-22)
COPRA PIACENZA: Tavares 2, Zlatanov 13, Massari 1, Ostapenko 6, Alletti 8, Poey 24, Mario jr, Papi 3, Ter Horst, Tencati, Kohut 7, Meoni ne. Allenatore Radici
CALZEDONIA VERONA: Coscione 4, Gasparini 20, Zingel 9, Anzani 12, Sander 17, Deroo 20, Pesaresi, Gitto, Blasi ne, White, Centono ne, Bellei, Borgogno. Alelenatore Giani
Piacenza: Attacco 51%, Ricezione positiva 45% perfetta 35%, Muri 7, Ace 8.
Verona: Attacco 60%, Ricezione positiva 47% perfetta 39%, Muri 11, Ace 8.
Mvp: Manuel Coscione.
Da Verona.