Rispondere alle esigenze di un mercato divenuto ormai globale e unire le forze per creare un soggetto in grado di aspirare si finanziamenti europei in un momento di grande difficoltà per le casse degli enti pubblici locali e nazionale. Sono queste le ragioni principali che portano alla nascita del nuovo multi consorzio, sancita oggi alla Camera di Commercio con la firma del protocollo di intesa da parte dei presidenti Antonio Grossetti (Consorzio Salumi), Ludovico Sante (Piacenza Alimentare) e Roberto Miravalle (Piace Doc).
Il nuovo soggetto che avrà come obiettivo principe la diffusione del marchio Made in Piacenza nel mondo dell’industria eno-alimentare, potrà contare su una solida tradizione (circa 230 le aziende aderenti ai tre consorzi separatamente) e su un giro d’affari importante (si consideri che solo il comparto alimentare vanta un fatturato da 1,4 miliardi l’anno). Un biglietto da visita di livello in vista di Expo che il presidente Miravalle considera “una palestra attraverso la quale fortificare il brand del Made in Italy” anche se iniziative concrete a riguardo non sono ancora state definite nel dettaglio.
“La scelta di metterci insieme deriva dall’esigenza di far conoscere il nostro territorio in un’economia mutata, con progetti più significativi e cercare di avere più forza e competenze per poter aspirare a finanziamenti europei – spiega Sante. Altro obiettivo e’ avete un’unica sede, pur mantenendo spazi indipendenti e separati secondo le necessità dei consorzi stessi. Il multi consorzio rappresenterà in modo compatto gli interessi del variegato e ricco comparto agroalimentare piacentino promuovendo e sostenendo iniziative e progetti finalizzati alla promozione del territorio”.
Il nuovo soggetto sarà referente unico per una serie di progetti collettivi – anticipa Grossetti: “Tutti sentivamo la necessità di fare più e meglio. Questo progetto era l’unica strada percorribile per guardare avanti. Dove si potrà, cercheremo di fare massa critica e proporci come un corpo unico. Ci abbiamo messo cuore e anima. E nel multi consorzio a chiunque vorrà entrare sara’ dato il benvenuto”. E chissà se si possa davvero partire da Expo, perché il tempo ora, ignaro dei proclami, stringe davvero.