La condanna della comunità islamica: “Atrocità commesse da criminali”

La Comunità Islamica di Piacenza e provincia condanna senza appello "le atrocità commesse da un manipolo di criminali sanguinari responsabili della strage al settimanale parigino “Charlie Hebdo”". In un comunicato diramato alla redazione si legge quanto segue: "Si tratta di individui che si richiamano abusivamente all'Islam e che agiscono in maniera totalmente contraria alla morale musulmana.

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Siamo indignati e scioccati da questa violenza inaudita, uno scempio che non ha nulla in comune con l'Islam, religione di tolleranza, pace e fratellanza: anche noi Musulmani siamo vittime del radicalismo e della diffamazione che esso porta nei confronti di tutto il mondo islamico.

Ben consci del pericolo di generalizzazione e di stigmatizzazione di un'intera comunità religiosa, rifiutiamo con forza ogni legame fra estremismo e Islam.

Come tutte le maggiori Associazioni Islamiche italiane e europee, denunciamo quindi il pericolo che incombe oggi sulla convivenza interreligiosa nelle nostre socieltà plurali: l'idea che il terrorismo sia connaturato all'Islam è infatti profondamente errata ed è una delle cause dello sviluppo di un nuovo tipo di razzismo: l'islamofobia.  

Sono esistiti e esistono integralismi e fondamentalismi di ogni colore, estremismi razzisti e terrorismi di natura politica. In quanto Musulmani di Piacenza, Musulmani Italiani e Europei, condanniamo senza esitazione tutte le forme di terrorismo, di radicalismo e di fanatismo di matrice religiosa e politica.

Come Comunità di Credenti, riteniamo di dimostrare con il nostro lavoro quotidiano e le nostre iniziative pubbliche di essere parte integrante della società in cui viviamo e di essere immuni ai veleni del fondamentalismo.

Come Musulmani, esprimiamo il nostro più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime di Parigi e ci auguriamo che questi atti, semplicemente criminali, non vengano strumentalizzati ai danni dei  Musulmani che, non dimentichiamo, sono oltre un miliardo e mezzo nel mondo".