La teoria: “Caldo primaverile in gennaio, il cielo pieno di scie chimiche”

 

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 Colpa delle scie chimiche (in inglese “chemtrails”) che, specialmente in questi ultimi giorni, si vedono nitidamente nel cielo. C’è anche chi lega alla famosa teoria del complotto sulle scie chimiche l’ anomalo innalzamento delle temperature previsto nel prossimo weekend con la colonnina di mercurio che dovrebbe toccare addirittura i 20 gradi. E’ Alberto Negri di Spazio Tesla a piegare come una delle cause di questo innalzamento della temperatura a gennaio possa essere riconducibile alle sostanze chimiche, e non al semplice vapore acqueo, rilasciate dagli aerei.

“Vi sono documenti consultabili di geo-ingegneria ambientale che parlano di questa teoria. Noi invitiamo la gente ad alzare gli occhi al cielo – dice Alberto Negri – Nelle ultime 36-48 ore abbiamo avuto il cielo disseminato da scie chimiche. Negli anni sono stati prodotti tanti documenti anche da esponenti militari autori di diverse pubblicazioni sulle modifiche climatiche. In un documento  molto celebre si parla di controllo del clima a scopo militare, presentato nel giugno del 1996. I risultati degli analisi fatti anche da autorevoli uomini di scienza hanno riportato che l’irrorazione da parte di velivoli ad alta e bassa quota. All’interno di questo materiale che poi ricade sul suolo terrestre ci sono tantissime sostanze: alluminio, barrio, silicio, cadmio e tanti altri agenti. Sono particelle certamente non generate da fabbriche presenti sul territorio. Secondo noi ci sono dei disegni legati all’economia, all’agricoltura, ma non solo. Un impiego delle scie chimiche è molto versatile e si possono ottenere variegati risultati”.