Si apre la stagione dei saldi e i piacentini rispondono all’appello riversandosi per le vie del centro. Per i consumatori post natalizi l’occasione è ghiotta per portare a casa prodotti di qualità a prezzi stracciati. Sconti che variano dal 20% al 70% e commercianti soddisfatti per l’afflusso della prima giornata. Se il buongiorno si vede dal mattina, ribaltare il pessimismo della vigilia è d’obbligo, soprattutto per i titolari di negozi che vantano solide tradizioni e possono contare su prezzi competitivi e clientela fidelizzata negli anni. E se un classico proverbio cinese recita: “Se non hai un buon sorriso, non aprire un negozio”, bisogna dire che i commercianti piacentini il sorriso lo mostrano eccome, dimostrando anche al microfono una serenità che va oltre le più rosee aspettative. Il tempo per lamentarsi non c’è perchè i clienti si affollanno al’entrata e i ritmi si fanno più serrati. Ma se ci si ferma un attimo a parlare con loro, a microfoni spenti, emerge una realtà ben meno florida. Centro storico lasciato a se stesso che patisce il confronto con le città vicine, scarsa illuminazione, sistema di videosorveglianza inefficiente e incapace di prevenire i furti e soprattutto mancanza di regole. Sono queste le criticità più comuni di chi da anni svolge questa professione e ha l’esperienza per misurare il degrado. Come il titolare di Piccadilly uomo, in pieno centro storico, che preferisce l’amara sincerità ai mezzi termini: “ La stagione è stata condizionata dalla crisi e altri fattori come il fatto che in Italia non ci sono regole, per cui le date dei saldi non vengono rispettate. La nostra non è una città ma un paesone che ha subito un impoverimento del centro storico anno dopo anno. Non ci sono servizi nè parcheggi e l’amministrazione ha preferito premiare i poteri forti dei centri commerciali. Da 50 anni teniamo i nostri negozi sempre in ordine con grandi investimenti in architettura e design, ma senza alcun aiuto da parte dell’amministrazione. La nostra fortuna è di vendere prodotti che sono apprezzati dalla clientela per la loro qualità e non sono soggetti a ribasso come quelli delle grandi catene”. Elementi di rammarico condivisi anche da altri commercianti – soprattutto uomini – che preferiscono però non addentrarsi a fondo nella questione “per evitare di rovinarsi la giornata”.
All’opposto vertice psicologico Lucia Boselli di Bambi, Giovanna Forte di Spazio Donna, Barbara e Federica di Please, che parlano di giornata positiva e esorcizzano il pessimismo con modi affabili e speranze che sconfinano nella scaramanzia. Nella prima giornata dei saldi, l’ottimismo è in rosa.