COPRA ELIOR PIACENZA – REVIVRE MILANO = 3-1 (23-25 26-24 25-22 25-21)
Copra Ardelia: Vermiglio 2, Poey 24, Alletti 17, Ostapenko 9, Zlatanov 16, Papi 5, Mario Junior (libero 66%), Massari 1, Tencati, Rodrigues 1, Page, Marra (libero), Ter Horst all. Monti
Revivre: Kuliakamoa 2, Bencz 13, Valsecchi 6, De Togni 11, Vinicius 10, Veres 17, Rizzo (libero 55%), Patriarca 2, Mattera, Preti, Patriarca, Horstink, Bermudez all. Maranesi
Arbitri: Zucca e Satanassi Durata set: 26’ 29’ 25’ 28’ tot. 1h48’
Spettatori: 3003 Incasso: 15654 euro
Copra Ardelia: 18 bs, 10 ace, ricezione (67%), attacco (52%), 10 muri, 31 errori
Revivre: 14 bs, 2 ace, ricezione (49%), attacco (50%), 11 muri, 24 errori
Il migliore: Zlatanov e Alletti gli unici a salvarsi dal grigiore generale
La chiave: il Copra volley si rialza appena in tempo
di Marcello Pollastri
Piacenza –Con la Revivre Milano il Copra volley Piacenza va sotto di un set, gioca male per lunghi tratti del match, soffre maledettamente. Il “mostro sacro” Papi viene addirittura fischiato ed è l’amico Vermiglio a bisticciare con il pubblico per difenderlo. E’ in quel momento carico di tensione però che, punta sul vivo, la squadra di Radici trova le risorse nervose per reagire e andare a vincere per 3-1 questa strana e brutta sfida di Santo Stefano. I punti servono per la classifica, per la qualificazione matematica alla final eight di coppa Italia e per il morale nella speranza che prima o poi la formazione biancorossa trovi quelle tranquillità e continuità di rendimento che finora le sono mancate, complice la situazione societaria. La squadra di Maranesi ha cullato a lungo il sogno di fare del Palabanca una insperata terra di conquista e si è giocata le sue carte dall’inizio alla fine sfruttando l’ottima vena di Veres e i clamorosi “regali” piacentini con il cubano Poey in versione Babbo Natale. Se a ciò si aggiunge che Papi è stato autore di una partita opaca (beccato più volte dal pubblico), e che Vermiglio non era in gran serata, si possono capire le notevoli difficoltà di Piacenza nel domare la Revivre. Manco a dirlo è stato il capitano Zlatanov il migliore insieme con Alletti. Ma a fine gara sono stati proprio i fischi di una parte del Palabanca a provocare il silenzio stampa di tecnico e giocatori (con Papi infuriato che ha infilato il tunnel degli spogliatoi scuro in volto). Ha parlato il direttore generale Gabriele Cottarelli: “Stiamo passando un momento difficile dal punto di vista societario e di gioco, questo è evidente. Ma i fischi alla squadra, per di più a uno come Papi che in questi anni ha contribuito alle importanti vittorie, sono vergognosi e inammissibili”.