Trasporto pubblico, i sindaci si ribellano: “Basta chiederci dei soldi”

Piove sul bagnato per i 48 Comuni del territorio. L'esiguità delle risorse a disposizione rischia ora di mettere a rischio il servizio di trasporto pubblico. Il declassamento delle Province come enti di secondo livello impone, allo stato dei fatti, che siano gli stessi Comuni a sborsare i quattrini per coprire il milione e 600mila euro che fino ad oggi coprivano gli enti proprietari di Tempi Agenzia, Comune di Piacenza e Provincia. Il nuovo ente di via Garibaldi ha così pianificato una ripartizione del finanziamento, illustrata dal consigliere delegato Luca Quintavalla, basata sui criteri fascia di livello per servizio, densità abitativa, popolazione residente. Un atto di indirizzo generoso, ma che non ha riscosso evidentemente successo. Come si può ben capire i sindaci riuniti in sala consigliare non solo hanno storto il naso. Qualcuno si è addirittura rifiutato in modo piccato di mettere a bilancio la propria quota parte. "Basta chiedere soldi ai Comuni" il grido di battaglia. In pochissimi si sono detti disposti a tirare fuori i soldi. In molti hanno chiamato in causa la Regione "che si deve prendere le sue responsabilità" ha tuonato Girometta sindaco di Cortemaggiore. "È giunto il momento di dire qualche no". Concordi con lui altri primi cittadini. Da Massimo Castelli di Cerignale è invece arrivato l'ok alla proposta della Provincia anche se ha suggerito di chiedere un contributo alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. "Per il 2016 però bisognerà rivedere alcune "corriere inutili" razionalizzando il servizio".
È intervenuto poi Francesco Timpano, assessore alle società partecipate del Comune di Piacenza, che la cifra che gli compete l'ha già inserita a bilancio. Timpano si è detto preoccupato e ha richiamato tutti alle proprie responsabilità: "Seta non c'entra nulla in questa partita. Se l'atteggiamento prevalente è questo ho seriamente paura che metteremo in crisi il trasporto pubblico. Molte cose si risolveranno quando faremo la gara. In futuro comunque la legge di Stabilità imporrà ai Comuni di entrare in Tempi Agenzia".

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