Il Veneto Fronte Skinheads attacca la Cgil: “Discrimina i lavoratori italiani”

Blitz notturno del Veneto Fronte Skinheads davanti alla Camera del Lavoro di via XXIV Maggio. Il movimento ha affisso uno striscione riportante la sigla CGIL utilizzata come provocatorio acronimo di "Contro Gli Italiani Lavoratori". Il motivo del gesto è spiegato in una nota ufficiale inviata dallo stesso Vfs: "L'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads vuole esternare le proprie lodi verso iniziative sindacali, ignote ai più, come l'apertura di uno sportello di orientamento e di informazione a Tunisi per i lavoratori del Nord Africa che vogliono venire in Italia per trovare un’occupazione, avvenuta l'anno scorso. Finalmente il "sindacato rosso" per antonomasia getta la maschera mostrando la sua vera natura, quella di traditore del popolo e dei lavoratori italiani!".

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IL COMUNICATO DEL VENETO FRONTE SKINHEADS
L'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads, a valle della recente manifestazione nazionale, vuole esternare le proprie lodi verso iniziative sindacali, ignote ai più, come l'apertura di uno sportello di orientamento e di informazione a Tunisi per i lavoratori del Nord Africa che vogliono venire in Italia per trovare un’occupazione, avvenuta l'anno scorso. Finalmente il "sindacato rosso" per antonomasia getta la maschera mostrando la sua vera natura, quella di traditore del popolo e dei lavoratori italiani! Da anni sosteniamo che l'immigrazione sia voluta, pianificata a tavolino e coadiuvata da tutta una serie di figure e settori del mondo politico, imprenditoriale e assistenziale per veri e propri interessi economici: chi cerca manodopera a basso costo abbattendo così il potere contrattuale dei lavoratori italiani; chi cerca nuovi militanti politici, avendo ormai tradito e disilluso la fiducia del proprio elettorato, anche quello più fidelizzato; chi, come i sindacati, per mantenere i propri agi, prebende e vitalizi non certo proletari è in cerca di nuovi tesserati. Questi loschi figuri sfruttano, ammantati di filantropica carità, le masse di immigrati, convincendoli a lasciare le loro terre in nome di "un futuro migliore". Futuro che invece è decisamente pessimo per gli italiani che si vedono accollare così i costi di questa immigrazione selvaggia e scellerata, pagandone le conseguenze in termini di scontro sociale, di violenze e soprusi da parte degli immigrati, per arrivare a perdere infine il lavoro. Il tutto a vantaggio di queste masse di disperati, disposti a lavorare a ritmi più serrati e per salari ben più bassi (leggasi da "minimo salariale"). I sindacati, con la C.G.I.L. in testa, sono per antonomasia i traditori del popolo italiano, nonché i corresponsabili di questa decrescita dai connotati di una caduta libera nel baratro della miseria e del collasso di uno stato che anche loro hanno ben contribuito a disintegrare. Contro i traditori d'Italia e degli italiani, da sempre e per sempre!