“Il prossimo direttore generale dell'Ausl dovrà essere una persona del territorio, Piacenza chiede di contare”. E’ l’appello del responsabile della commissione Sanità della Lega Nord provinciale Roberto Daturi.
“Le dimissioni improvvise e inaspettate di Andrea Bianchi hanno lasciato un vuoto amministrativo che deve essere colmato da una figura che voglia battersi per mantenere a Piacenza, e provincia, servizi e strutture fondamentali. Chiediamo quindi che la successione a Bianchi non sia imposta, ma sia frutto di una condivisione territoriale. In gioco c’è la salvaguardia e la tutela della salute della nostra comunità. Oggi abbiamo liste d’attesa interminabili, che costringono
molti piacentini a trasferte onerose in altre regioni. L’area vasta imposta da Bologna sta facendo gravi danni alla nostra sanità: abbiamo già subìto la perdita della centrale operativa del 118, la chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola, il ridimensionamento degli ospedali di Bobbio e di Castelsangiovanni, lo smembramento di buona parte delle guardie mediche. E’ tempo di persone che si battano per portare nuovi investimenti e di una sanità più vicina al cittadino e più attenta ai nostri malati”.
INDISCREZIONI
In base alle indiscrezioni che circolano, la posizione di Direttore generale dovrebbe forse essere occupata dall'attuale Direttore sanitario della medesima Azienda Guido Pedrazzini. Tuttavia il nome di quest'ultimo non compare nello “Elenco degli idonei alla nomina a direttore generale di aziende sanitarie regionali e Irccs di diritto pubblico” di cui alle determinazioni di Giunta regionale n° 16432 del 11/2/2013 e n° 5264/2013, unico elenco tuttora in vigore. Gli organi competenti (Giunta Regionale su proposta dell'Assessore alla Sanità e del Presidente della Regione) possono nominare solo candidati già inseriti nell'elenco suddetto. Non sarebbe legittimo nominare chi non è inserito nell'elenco citato.