Due manifestazioni distinte che alla fine hanno avuto un unico teatro: piazza Duomo. Come preannunciato, davanti alla Cattedrale, mentre circa duecento Sentinelle in piedi leggevano un libro in silenzio, sono state raggiunte da un drappello di “Sentinelli” che nello stesso momento manifestava in piazza Sant’Antonino.
I due opposti gruppi erano divisi da un cordone di polizia anche se non ci sono stati episodi di particolare rilevanza se non le urla “vergogna”, dei Sentinelli al termine della manifestazione delle Sentinelle in piedi.
Attimi di tensione invece si sono registrati sotto i portici del Duomo, dove a farne le spese è stato il Consigliere comunale Carlo Pallavicini, colpito al volto da un pugno. Ad aggredirlo, come lo stesso Pallavicini ha riferito ai nostri microfoni, sarebbe stato un gruppo di sedicenti militanti di Forza Nuova che comunque nulla aveva a che vedere con la manifestazione in corso.
Per il resto, entrambi i raduni si sono svolte senza problemi e non sono mancati anche i momenti di confronto tra qualche esponente degli opposti gruppi.
Le Sentinelle in piedi sono tornate in piazza dopo la manifestazione della scorsa primavera, in piazza Cavalli, per difendere la libertà d’espressione, gravemente minacciata dal disegno di legge Scalfarotto sull’omofobia che, già approvato dalla Camera, è attualmente assegnato alla Commissione Giustizia del Senato.
“È utile ricordare – scrivono le Sentinelle in piedi nel loro comunicato – che se tale proposta dovesse diventare legge, chiunque affermi che un bambino per crescere ha bisogno di una mamma e un papà potrebbe essere accusato di omofobia e rischiare di essere condannato ad un anno e sei mesi di carcere.
In Germania, per esempio, due coniugi hanno dovuto scontare una pena detentiva per non aver mandato la propria figlia a lezione di educazione sessuale a scuola, lezioni cui la stessa bambina non voleva più partecipare per il disagio che aveva provato di fronte a immagini sessuali esplicite.
A Piacenza – concludono le sentinelle – il progetto W L’Amore, promosso dalla Regione Emilia Romagna, mira a introdurre l’educazione alla teoria del gender nelle scuole medie cittadine”.
A poco più di duecento passi da piazza Duomo, in piazza Sant’Antonino, si è svolta la manifestazione dei Sentinelli muniti di cartelli e bandiere arcobaleno.
L’ organizzatore della contromanifestazione, Davide Bombini, che ha raccolto un centinaio di partecipanti, ha spiegato le motivazioni di questo raduno, proprio a pochi passi da quello delle Sentinelle, affermando di voler “dimostrare che esistono persone che credono in una società equa che tuteli i diritti di tutti, anche se determinati diritti in Italia non ci sono.
E’ giusto manifestare questa idea, anche in contrasto alle Sentinelle in piedi, che vorrebbero una società esclusiva, fondata su idee retrograde o irreali”.