Sabato 6 dicembre allo spazio Rosso Tiziano alle 17 30 sarà inaugurata la mostra di Armodio.
Armodio (pseudonimo di Vilmore Schenardi) è nato a Piacenza nel 1938. Dopo aver frequentato il locale Istituto d'Arte “Gazzola”, incontra il pittore Luciano Spazzali, il cui studio costituisce ambito di fecondi dibattiti e fascinose sperimentazioni. Qui, fra gli altri, conosce Gustavo Foppiani, presenza, da allora in poi, fondamentale nelle vicende artistiche e umane di Armodio nonché autore del suo affascinante nome d'arte, con il quale stabilirà un durevole sodalizio, interrotto soltanto dalla morte di Foppiani sopraggiunta nel 1986.
La prima, importante mostra di Armodio è del 1964 presso la galleria L'Obelisco di Roma. Negli anni Sessanta, egli soggiorna per un breve periodo a Londra ; comincia a collaborare con la mecenate americana Lily Shepley e, in seguito, anche con la galleria Forni di Bologna. Nel 1972 lo contatta il celebre mercante d'arte Philippe Guimiot, che gli dischiude le porte della propria galleria di Bruxelles, dando inizio a una collaborazione densa di successi reciproci: da quel momento, infatti, la maggior parte dei dipinti di Armodio entra a far parte di importanti collezioni private in Europa e negli Stati Uniti d'America.
Successivamente, esauritosi il rapporto con Guimiot e una breve esperienza con la galleria Gian Ferrari di Milano, Armodio è seguito da Braga di Piacenza. Terminato anche questo legame, nella seconda metà degli anni novanta decide di lavorare in esclusiva prima con L'Immagine di Arezzo e poi con Marescalchi di Bologna.
Oggi la sua attività è trattata dalle maggiori gallerie a livello internazionale, e le sue opere sono presenti in alcune fra le più autorevoli raccolte – private e pubbliche – italiane e mondiali.