Caratta, attacco incendiario nella casa dei profughi: indagano Digos e Arma

Attacco incendiario ai danni della cascina di Caratta, frazione di Gossolengo, dove la Prefettura stava pensando di collocare alcuni profughi, si parla di 25-30 persone, appartenenti all'operazione Mare Nostrum. Alle prime ore di questa mattina, lunedì 24 novembre, ignoti si sono introdotti nell'abitazione abbandonata approfittando dell'oscurità e avrebbero collocato materiale combustibile, principalmente pneumatici, in alcune stanze dell'edificio. Poi avrebbero dato fuoco al tutto. In poco tempo si sono sprigionate fiamme e un denso fumo nero, addirittura il fortissimo calore che ha riempito la palazzina ha fatto esplodere le finestre scagliando vetri a decine di metri di distanza. Alcuni passanti hanno notato l'incendio e hanno chiamato il 115. Dopo aver spento le fiamme i vigili del fuoco e i carabinieri hanno compiuto un primo sopralluogo, appurando senza ombra di dubbio l'origine dolosa del rogo. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri di Rivergaro guidati dal maresciallo Roberto Guasco, il Nucleo Operativo di Bobbio, il Reparto Operativo di Piacenza e la Digos della questura di Piacenza che hanno effettuato i rilievi del caso. In particolare gli investigatori si sono concentrati su eventuali tracce lasciate dagli autori del gesto, passando al setaccio non solo l'interno della casa data alle fiamme, ma anche l'esterno: nella recinzione, infatti, sono stati trovati alcuni varchi ed è proprio da lì che potrebbero essere passati i malintenzionati. Sul posto si è precipitato anche il sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani che ha commentato con estrema amarezza il gesto: "Condanno assolutamente quanto accaduto, io per primo ho espresso nei giorni scorsi i miei dubbi in merito all'arrivo dei profughi a Caratta, ma ho chiesto e ottenuto dalla Prefettura un dialogo perché é così che si fa. Si deve dialogare, discutere e parlare, non agire in questo modo. Giusto questa mattina avevo appuntamento con il prefetto per parlare della vicenda, ma chiaramente a questo punto resta ben poco da dire. E' una giornata molto molto triste".

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Un altro incendio si è sviluppato a metà mattinata, all'interno dell'azienda Lpr di San Nicolò. In questo caso si tratta di un episodio ben diverso: le fiamme avrebbero coinvolto un aspiratore all'interno dello stabilimento dell'azienda piacentina leader nel settore dei sistemi frenanti. Pompieri sul posto ma nessun ferito.