Nicoletta Garioni, illustratrice e scenografa di Teatro Gioco Vita, affronta un nuovo progetto formativo per insegnanti, educatori e animatori, dopo le positive esperienze degli anni precedenti. Si terrà all’Officina delle Ombre, l’atelier di Teatro Gioco Vita situato in via Fulgonio 7, la prima annualità del Laboratorio di teatro “Dal racconto al teatro d’ombre”: un percorso che avrà uno sviluppo biennale con possibilità di partecipazione annuale. Nella prima parte (stagione teatrale 2014/2015), si lavorerà sull’analisi del testo e sullo sviluppo dell’universo figurativo, con prove pratiche di messa in scena. Nella seconda annualità, prevista nella prossima stagione (2015/2016), ci si concentrerà sulla messa in scena e costruzione dei materiali d’ombra e si arriverà alla realizzazione di uno spettacolo.
Il progetto formativo è proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e da Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Gli appuntamenti di questa stagione si articolano tra novembre 2014 e maggio 2015.
Martedì 18 e martedì 25 novembre 2014, sempre alle ore 17, sono in programma due incontri propedeutici che dovranno essere frequentati da coloro che non hanno partecipato al precedente al percorso di formazione “Dal fumetto al teatro d’ombre” curato da Nicoletta Garioni.
Gli altri appuntamenti, in tutto una decina, si articoleranno tra gennaio e maggio. La partecipazione è gratuita.
«L’ombra in scena – spiega Nicoletta Garioni, curatrice del progetto – vive nello spazio tridimensionale e dialoga, ed entra in relazione, con tutti gli elementi che la circondano, condizionandone l’assetto. Ne deriva che il teatro delle ombre ha esigenze di progettazione e di messa in scena proprie. Il la¬boratorio si pone come obiettivo quello di attraversare le varie fasi di creazione di uno spettacolo d’ombre secondo i procedimenti propri di questo linguaggio (tenendo conto di tutti gli aspetti legati alla progettazione) offrendo così a insegnanti ed educatori l’opportunità di ribaltare il loro ruolo: da semplici spettatori a creatori. Nella prima fase del laboratorio si porranno le basi per l’ideazione di uno spettacolo. Lo spunto iniziale sarà un racconto, motore per lo sviluppo di un’idea di spettacolo. Parallelamente al lavoro sul testo si procederà allo studio, alla ricerca e all’analisi del mondo visivo, di cui si nutre questa forma di teatro. Testo e universo figurativo si confronteranno costantemente con tutti gli aspetti della scena (spazio scenico, luci, scenografia, ruolo dell’attore, ecc.), per arrivare all’elaborazione di una scrittura scenica.
Nicoletta Garioni, nata a Piacenza nel 1967, si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Col¬labora dal 1994 con Teatro Gioco Vita nell’allestimento di spettacoli ed attività legate al teatro d’ombre. Ha partecipato all’ideazione di laboratori e corsi di formazione sul teatro d’ombre per varie tipologie di pubblico: bambini, giovani, insegnanti, professionisti del teatro, in Italia e all’estero.
Dopo aver condotto esperienze di animatrice in alcuni spettacoli di Teatro Gioco Vita e nella mostra/spettacolo “Un mondo di figure d’ombra. Omaggio a Lele Luzzati”, dal 1996 ha iniziato ad occuparsi della costruzione delle sagome per le principali produzioni di teatro d’ombre della Compagnia. È autrice dei disegni e delle sagome di “La notte di San Donnino”; “El retablo de Maese Pedro” di Manuel de Falla; “Miracolo a Milano”, spettacolo d’ombre liberamente tratto dall’omonimo film; “Dormi bene, Chouchou”; “Pépé e Stella”; “La notte illuminata”; “Scrooge – ballata per attori e ombre da “Canto di Natale” di Dickens”; “Piccolo Asmodeo” da “Lilla Asmodeus” di Ulf Stark; “La pietra e il bambino” una favola di Guia Risari; “E’ così che tutto comincia”, studio tratto da “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce; “Donna di Porto Pim”, ballata per attore e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi.
Sempre per Teatro Gioco Vita ha curato le scene dello spettacolo “Ranocchio” dall’opera di Max Velthuijs, le scene e le sagome di “Cane Blu” da “Chien Bleu” di Nadja e le sagome degli spettacoli “L’uccello di fuoco”, “Babar”, “I viaggi di Atalanta”, “Il cielo degli orsi”.
Nel 1995 ha avviato la collaborazione con Dockteatern Tittut di Stoccolma, teatro specializzato in produzioni teatrali rivolte all’infanzia. Ha inoltre curato le illustrazioni per il libro “Ville vara varg”, pubblicato nel 2000 dalla casa Raben&Sjogren in Svezia. Nel 2011 per BTL Bialystok Puppet Theatre ha realizzato le sagome e le maschere dello spettacolo “Widmo Antygony”.
Nel 2009 ha realizzato i disegni e le sagome per l’opera lirica “De l’ombre eterne”, rappresentazione per voci, corpi e ombre da “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi, coprodotta da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Scuola dell’opera italiana Teatro Comunale di Bologna nell’ambito di “Operafutura – Laboratori per un nuovo teatro musicale”, e nel 2011 ha disegnato le sagome e le maschere di “Sogno di una notte di mezza estate”, fantasia musicale per corpi e ombre da “A Midsummer Night’s Dream” di Félix Mendelssohn-Bartholdy, coproduzione Teatro Gioco Vita, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza e Imperfect Dancers.
A Piacenza realizza da diversi anni progetti di formazione per docenti, educatori e animatori e percorsi laboratoriali sull’ombra e il teatro d’ombre rivolti ai ragazzi e alle scuole ed è fra i curatori del programma di laboratori internazionali per marionettisti, attori, tecnici, scenografi e registi “L’arte immateriale”.