Cinque capi d’accusa, che vanno dalle lesioni alla violenza sessuale: ne deve rispondere il 30enne tunisino Ben Kaled Nadar, artigiano con regolare permesso di soggiorno arrestato dai poliziotti della squadra mobile nel giugno scorso.Ieri una prostituta albanese ed una lucciola rumena lo hanno indicato nel riconoscimento all’americana: nell’incidente probatorio, poi, l’albanese ha confermato di essere stata picchiata, rapinata e violentata dal tunisino sotto il ponte del Trebbia, tra Sant’Antonio e Calendasco. L’indagato è tornato in carcere, ed ora si attende la chiusura ufficiale delle indagini.