Via Dei Ripalta, si indaga sul motivo della follia. Ancora grave il 90enne

Arrestata Katia Delfina Calderon Poveda, la badante ecuadoriana di 46 anni, che ieri mattina, sabato 15 novembre, ha preso a calci e pugni l’anziano da lei assistito, Sebastiano Trogu, 90 anni in un appartamento di via Dei Ripalta, a San Lazzaro. Non solo, la 46enne ha poi aggredito con de frammenti di un vaso in terracotta, una vicina di casa, corsa nell’abitazione attirata dalle grida. Intanto il 90enne, ex dipendente dell’Arbos, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cranio, sfondato letteralmente dai violenti calci inferti dall’ecuadoriana. Si trova tuttora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Piacenza ma non si esclude che l’uomo, viste le sue condizioni, possa essere trasferito al Maggiore di Parma. Non è invece in pericolo di vita la vicina di casa. Da una ricostruzione più dettagliata pare che a rendere inoffensiva la badante, furiosa e aggressiva, sia stato un altro vicino di casa, un uomo che addirittura avrebbe utilizzato una scala a pioli per respingere gli attacchi feroci della straniera: l’avrebbe tenuta a bada fino all’arrivo della polizia.

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Al loro arrivo gli agenti hanno preso in consegne la badante che ora si trova ricoverata sotto stretta sorveglianza al Reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ospedale di Piacenza. Per lei le accuse sono di duplice tentato omicidio. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana e sono condotte dalla squadra mobile della polizia diretta da Salvatore Blasco. Resta infatti da capire cosa sia accaduto nella mente dell’ecuadoriana, cosa l’abbia spinta a questo feroce raptus di follia. 

“La donna ecuadoriana non ha precedenti, non ha mai dato segni di aggressività o pericolosità – spiega Blasco – al momento del nostro arrivo è apparsa in uno stato di fortissima alterazione mentale e agitazione, tant’è che abbiamo dovuto chiamare il 118 per trasportarla in ospedale”.