Paolo Grassi è stato trasferito dal carcere di Piacenza a quello di Parma nella mattinata di oggi. Ancora non sono chiari i motivi per i quali è stato deciso l’allontanamento non solo dai suoi famigliari ma anche dalla sede del processo che lo vedrà imputato insieme a Gianluca Civardi e cioè il Tribunale di Milano. Entrambi piacentini, i due trentenni sono accusati dell’omicidio ribattezzato “il delitto del trolley”, uno dei più atroci che le cronache, non solo piacentine, abbiano mai registrato: sono sospettati di aver massacrato a coltellate l’ex professore universitario Adriano Manesco, 77 ani, nella sua casa di via Settembrini a Milano, e di averlo poi fatto a pezzi, chiuso in due valigie trolley e gettato nell’immondizia a Lodi. Era il 7 agosto. Quella stessa notte sono stati arrestati a Piacenza, in via Nasalli Rocca, mentre si liberavano di alcuni indumenti e altri oggetti. Il caso, per competenza territoriale, è passato dalla procura piacentina a quella milanese con il pm Maria Teresa Latella. La quale ha disposto in queste ore un nuovo sopralluogo nella casa del massacro, al 41 di via Settembrini. Il motivo è la ricerca di nuove “impronte papillari latenti”, ovvero di quelle tracce magari rimaste sinora nascoste. Al sopralluogo prenderanno parte, come legali degli imputati, l’avvocato Alessandro Stampais per Paolo Grassi e l’avvocato Andrea Bazzani per Gianluca Civardi.