"Questa notte sono stato svegliato dalla telefonata della moglie di Marco Vallisa che in lacrime mi diceva che era stato liberato. Questa è una notizia bellissima per tutta la nostra comunità e anche per me in particolare che sono da sempre suo amico, finalmente è finito un incubo". Sono le parole del sindaco di Cadeo, Marco Bricconi, rilasciate a Radio Sound95/Piacenza24.
Il sindaco è raggiante. "Ora la moglie ha raggiunto Marco a Roma e stiamo attendendo notizie. So che è molto dimagrito ma che sta bene". Marco Vallisa è libero. Il tecnico 54enne di Roveleto di Cadeo rapito in Libia il 5 luglio scorso è già rientrato in Italia ed è atterrato a Roma. Sarà ascoltato in Procura per chiarire le circostanze del suo sequestro. Vallisa – sposato, tre figli, molto conosciuto in paese – era impegnato in un cantiere della ditta modenese “Piacentini Costruzioni” quando è stato rapito a Zuara, città costiera abitata in prevalenza da berberi ed era insieme con altri due colleghi, il bosniaco Petar Matic e il macedone Emilio Gafuri Matic e Gafuri che erano stati poi rilasciati due giorni dopo. La notizia della liberazione è arrivata questa notte con un tweet del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: "Esprimo profonda soddisfazione per la liberazione di Marco Vallisa — le prime dichiarazioni del responsabile della Farnesina — desidero ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno lavorato per il felice esito della vicenda. Tale risultato è il frutto di un gioco di squadra dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri, dei nostri servizi d’informazione e dell’ambasciata d’Italia a Tripoli". Ringraziamenti anche per la famiglia di Marco Vallisa "per la fiducia nel lavoro delle istituzioni".