All’Iris 2000 Multisala, in anteprima “Chagall-Malevich” di Alexander Mitta

Giovedì 13 novembre alle 21.all’IRIS 2000 Multisala, in c. so Vittorio Emanuele 49 Piacenza, per la rassegna “Grandi Film su Grande Schermo” è in programma la proiezione in anteprima del film “Chagall-Malevich” di Alexander Mitta.

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Prosegue presso il Cinema Iris 2000 di Piacenza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana la rassegna “Grandi film su grande schermo” (iniziata il 23 ottobre), che si articola nella sua interezza in nove appuntamenti, sempre di giovedì, alle ore 21. La manifestazione segue tre percorsi: “Cinema e spiritualità”, “Cinema di montagna e di avventura” e un “Omaggio a François Truffaut” dedicato al grande regista francese a 30 anni dalla sua prematura scomparsa. A parte i film di Truffaut, presentati in lingua originale con sottotitoli italiani, tutte le altre opere sono anteprime per la sala in quanto mai distribuite in Italia.

Il quarto appuntamento della manifestazione corrisponde è un evento speciale dedicato alla magica arte di Marc Chagall, in concomitanza con la grande mostra allestita a Palazzo Reale di Milano.

Il film di Alexander Mitta Chagall-Malevich, è già stato proposto con grande successo a Milano da Fondazione Cineteca Italiana in occasione della mostra “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985”, a Palazzo Reale dal 17 settembre scorso e fino all’1 febbraio 2015. L’ultimo intenso film dell’ottantunenne regista russo Alexander Mitta riscopre il pittore nel contesto del rapporto con la prima moglie Belle in un periodo di depressione dovuto soprattutto a un conflitto umano e professionale. Mentre infiamma la tempesta della rivoluzione d’Ottobre, infatti, Chagall viene nominato commissario dell’arte per il governatorato di Vitebsk, sua città natale, allora facente parte dell’Impero Russo e oggi in Bielorussia. Qui egli fonda l'Accademia e il museo di arte moderna, ispirandosi a sogni di un luminoso futuro, senza però incontrare l'approvazione del governo ed entrando in discussione per le sue scelte artistiche con il pittore Kazimir Malevich. Il film è un tentativo di ricreare il mondo di Chagall e il suo mito all’interno della storia dell’arte, e così con la volontà di trasmettere una proiezione drammatizzata della sua creatività sullo schermo cinematografico, basandosi su elementi di fantasia e fatti realmente accaduti. Viene evidenziato, ad esempio, l’opposto temperamento dei due artisti nonché il diverso modo di porsi nei confronti degli allievi. Difatti, se il primo ha sempre dato molta importanza e attenzione ai suoi alunni, Malevich li ha sempre considerati come soldatini in cui inculcare l’idea dell’arte astratta. Le atmosfere oniriche, i mondi surreali e la tenerezza dei personaggi che popolano le sue opere hanno reso l’arte di Chagall un ponte tra la pittura e la poesia. Così vuole essere il film di Mitta, attraverso la volontà esibita di illustrare la biografia di Chagall con l’estetica fantasiosa e variopinta dei suoi lavori, ma anche di raccontare la storia del più fiabesco tra gli artisti come se fosse una vera e propria favola. Presentato a molteplici festival europei, tra cui l’VIII Andrey Tarkovsky International Film Festival Zerkalo, il Montreal World Film Festival e il Moscow International Film Festival, il film ha ottenuto un grande consenso da parte della critica cinematografica mondiale. Ricordiamo che la retrospettiva di Palazzo Reale a Milano, si articola in un percorso cronologico che ripercorre le tappe fondamentali della produzione dell'artista, dalle prime opere eseguite in Russia al definitivo ritiro tra Costa Azzurra e Provenza. Proprio nel sud della Francia, superata la depressione causata dalla perdita della moglie nel 1944, ritrova quei colori liberi e brillanti capaci di creare immagini di leggerezza e fantasia, in una sorta di favola illustrata.