Il dissesto idrogeologico si sconfigge con una manutenzione mirata e preventiva e soprattutto attraverso un consumo di suolo oculato e volto a tenere in debita considerazione le tematiche ambientali e le economie montane. Su questi punti fermi si è svolta a Roma presso la Camera dei Deputati il primo incontro degli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico voluto dalla neonata Struttura di Missione Antidissesto che in pochi mesi ha avviato già 300 cantieri sui 1500 programmati.
Alla giornata di lavori denominata "Fuori dal Fango" e coordinata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio insieme al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Galletti, al Responsabile della Protezione Civile Gabrielli e al Capo della Struttura di Missione Erasmo D'Angelis, hanno preso parte a rappresentanza del territorio piacentino il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani e il direttore generale Massimo Bonacini.
Erasmo D' Angelis ha confermato l'impegno attivo del Governo che, attraverso la pianificazione fatta dalla Struttura di Missione insieme agli altri enti coinvolti tra cui la rete di bonifica, interverrà concretamente con i 2,3 miliardi individuati nel bilancio dello Stato. Successivamente, nella seconda fase programmatica, il ciclo di pianificazione delle opere che andrà dal 2015 al 2020 consentirà di far leva anche sui fondi europei di sviluppo e coesione.
Tra i temi all'ordine del giorno affrontati nel corso dell'incontro romano anche la "sburocratizzazione" dei cantieri, il controllo delle opere pubbliche attraverso uno sviluppo in totale trasparenza mediante una piattaforma telematica per le gare e lo sviluppo e l'incentivazione delle infrastrutture idriche. All'incontro ha preso parte ed è intervenuto sul tema del valore del governo dell'acqua e della rete di bonifica italiana anche il presidente nazionale di ANBI Francesco Vincenzi.