Maltempo, torna la paura sull’Appennino: frazione isolate, erosi gli argini

Non smette di piovere la montagna piacentina ha ancora paura. A poco meno di un mese dall’ondata di maltempo che ha provocato danni per milioni di euro alle strade, alle campagne e alle frazioni dell’appennino, si torna a torna a temere il peggio per alcune zone montane. Nottata a dir poco difficile in Valtrebbia (Ottone isolata per un blackout, Valperino praticamente impercorribile e argini erosi un po’ lungo tutto il corso del fiume e degli affluenti) ma soprattutto in Valnure dove il terreno è ancora fradicio dalle alluvioni del 13 ottobre e si teme che non possa reggere ancora a lungo questa nuova ondata. Nottata diffcile, dunque, con il sindaco di Farini Antonio Mazzocchi che l’ha passata praticamente tutta in Comune insieme ai tecnici di bacino: “E’ piovuto davvero molto e il problema è che pare continui – dice – Il Nure si è ingrossato davvero molto. Abbiamo avuto diversi problemi sulle strade comunale in particolare risulta ormai quasi isolata località Castello di Montereggio: lì abitano solo due persone che per fortuna sono riuscite a spostarsi e pur essendo isolata la frazione quantomeno non abbiamo gli abitanti da soccorrere”. Un quadro sconsolante, secondo il sindaco: “Sta piovendo da molto – dice – e i terreni non hanno fatto in tempo ad assorbire l’acqua e ora sono completamente saturi; i campi sono allagati, i ruscelli sono usciti dagli alvei e il Nure fa paura”. Dopo aver sottolineato la vicinanza delle istituzioni, Prefettura in testa, il sindaco Mazzocchi chiude con una raccomandazione: “I cittadini stiano attentissimi a percorrere la strada di Aglio che quando c’è questo tempo è davvero molto pericolosa”.

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Anche in Valtrebbia i problemi non sono da meno: "E' passato troppo poco tempo dall'ultima ondata di maltempo – ha detto il sindaco di Coli Luigi Bertuzzi – e nelle ultime ore si sono aggravati i danni che già erano stati provocati dalle piogge del 13 ottobre. Al momento la situazione è sotto controllo ma il livello di attenzione è altissimo". Entrambe le sponde del torrente Perino, ad esempio, sono erose e l'innalzamento dell'acqua tra ieri e oggi ha spazzato l'argine provvisorio piazzato un mese fa.