Artigianato, fatturato positivo delle aziende piacentine nella prima metà 2014

Artigianato

Piacenza, insieme a Ferrara, è l’unica provincia dell’Emilia Romagna con indici di fatturato positivo per le piccole aziende. Il dato – a dire il vero non troppo esaltante visto che si parla di uno 0,8% – emerge dall’analisi congiunturale sull’Osservatorio TrendEr per il primo semestre 2014 realizzata da CNA Emilia Romagna. Il confronto con il primo semestre 2013 a livello regionale è davvero sconfortante: il fatturato complessivo segna un calo dell’8,3% (-10,2% quello per conto terzi), gli investimenti sono diminuiti dell’1,3% (-47,5% quelli relativi ai macchinari), le spese per le retribuzioni segnano una contrazione del 10,9%, mentre le spese per i consumi e per la formazione diminuiscono del 7%.

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Il quadro complessivo regionale – sottolinea il presidente provinciale di CNA, Dario Costantini – è il peggiore dal 2008 e, quindi, dall’inizio della crisi. Il dato leggermente positivo riguardante la nostra provincia va sicuramente ascritto alle nostre aziende, che anche di fronte alla crisi hanno saputo innovarsi puntando su mercati esteri e, seguendo il nostro invito, hanno dato vita ad importanti reti d’impresa. La situazione è molto difficile ed è per questo che CNA continua a lavorare per supportare ed assistere le imprese, ma senza misure concerete del governo rischiamo di rimanere isolati in questa difficilissima battaglia”.

Il dato del fatturato piacentino evidenzia un +0,8% rispetto al primo semestre 2013. E’ aumentato dell’1% il fatturato interno ma è diminuito del 3,7% quello per conto terzi; in calo anche le spese per i consumi (-1,7%) mentre le spese per assicurazioni sono aumentate del 46,3%. Rispetto al 2008, anno in cui è iniziata la crisi, le micro e piccole aziende piacentine hanno perso, in termini di fatturato il 31,2%. Nel corso del primo semestre 2014 particolarmente colpito, in termini di fatturato il settore dei servizi a persone e famiglie (-24,6%); in crescita del 5,8% quello dei trasporti, del 5,5% quello relativo al settore costruzioni e dell’1,3% nel terziario.

“Gli aspetti positivi di un quadro regionale davvero preoccupante – sottolinea il direttore di CNA Piacenza Enrica Gambazza – vengono dalle imprese che hanno fatto rete. L’Emilia Romagna, infatti, è la seconda regione italiana per numero di contratti di rete; sono ben 1.107 le imprese che hanno utilizzato questa forma di aggregazione. Il progetto “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici 2”, avviato nel 2011 da CNA con il sostegno della Regione Emilia Romagna ha prodotto 93 nuove reti, di cui 14 in provincia di Piacenza. Ma non si può aspettare che la crisi passi da sola; servono misure concrete come il finanziamento dei Confidi per agevolare l'accesso al credito, semplificazioni contro la burocrazia, fondi europei per favorire l'innovazione delle piccole imprese e un mercato degli appalti che non penalizzi i piccoli imprenditori”.