Si terrà all’Officina delle Ombre, l’atelier di Teatro Gioco Vita situato in via Fulgonio 7, la quarta annualità del progetto “La scrittura scenica” curato da Fabrizio Montecchi, responsabile artistico della Compagnia d’ombre, regista e drammaturgo. Un percorso avviato con successo nel 2011/2012, rivolto in modo specifico agli insegnanti ma aperto anche a tutto il pubblico, proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e da Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Gli appuntamenti di questa stagione si articolano tra novembre e dicembre: gli incontri sono in calendario martedì 11 novembre, martedì 2 dicembre e martedì 16 dicembre 2014, sempre alle ore 17.
La partecipazione è gratuita e riservata a coloro che hanno frequentato il laboratorio La scrit¬tura scenica 2013/2014 e agli insegnanti iscritti al percorso di formazione “Dal racconto al teatro d’ombre” 2014/2015 curato da Nicoletta Garioni. Gli incontri sono aperti anche a uditori, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e hanno una durata di circa un’ora e mezza ciascuno. Dato che i partecipanti saranno chiamati a svolgere esercizi di scrittura, è importante la continuità della frequenza.
«Questa nuova serie d’incontri sulla scrittura scenica – spiega il curatore Fabrizio Montecchi – sarà incentrata sulla concezione e progetta¬zione di uno spettacolo a partire da un testo da me proposto, oggetto di una messinscena nell’ambito del laboratorio biennale “Dal racconto al teatro d’ombre”. Partendo dalla lettura del testo e dalla sua analisi si definiranno le linee guida comuni del lavoro di scrittura scenica con riferimento alla drammaturgia, alle tecniche della scena, alla scenografia, al lavoro dell’attore, alla musica, ai costumi e alle luci. Si alterneranno riflessione teorica ed esercitazione pratica al fine di elaborare un’unica scrittura scenica che non sarà semplicemente da intendersi come la stesura finale del testo da rappresentare ma come il processo stesso, utile dunque in tutte le fasi di creazione dello spettacolo che si andrà a realizzare. Le esercitazioni di questo quarto ciclo saranno individuali o a piccoli gruppi, ma dovranno essere organiche e coerenti con il progetto generale di scrittura scenica adottato».
Il curatore del progetto, Fabrizio Montecchi, è nato a Reggio Emilia nel 1960 e ha compiuto studi d’Arte e di Architettura. Dal 1978 è collaboratore stabile di Teatro Gioco Vita, con il quale ha lavorato alla crescita e allo sviluppo dell’esperienza, unica nel suo genere, di teatro d’ombre. Ha partecipato all’allestimento di tutti gli spettacoli della Compagnia ricoprendo vari ruoli, dall’animazione all’ideazione e alla regia. Sempre per conto di Teatro Gioco Vita, ha lavorato a collaborazioni con Enti lirici, di prosa e di balletto. Ha condotto stage e seminari in tutta Europa e in Brasile, Canada, Cuba e curato diverse pubblicazioni sempre sul teatro d’ombre. Insegna all’École Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Mézières (Francia) e ha avuto incarichi di docenza alla Turku Arts Academy di Turku (Finlandia), all’Akademia Teatralna di Bialystok (Polonia), all’Uqam di Montreal (Canada) e alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 2013 ha ricevuto il Prix de la Trasmission da l’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézières.
Collabora dal 1994, in qualità di regista e scenografo, con il Dockteatern Tittut di Stoccolma. Come scenografo ha lavorato con il coreografo Mauro Bigonzetti alla realizzazione di “Serata Stravinskij” (2002 – Aterballetto di Reggio Emilia) e “I Fratelli” (2006 – Stuttgart Ballet di Stoccarda, 2006). Come scenografo e creatore d’ombre ha realizzato “La barca dei comici”, regia di Stefano De Luca (2007 – Piccolo Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita), e “Peter Pan”, regia di Dougie Irvine (2008 – Children’s Theatre Company di Minneapolis e Visibile Fictions di Glasgow).
Ha curato inoltre regia e scene dell’opera lirica “De l’ombre eterne” da “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi (2009 – Teatro Gioco Vita, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Scuola dell’opera italiana Teatro Comunale di Bologna), di “Widmo Antygony”, da Sofocle (2011 – BTL di Bialystok) e di “Racka, Smrt in tulipan” da Wolf Erlbruch (2014 – LGL di Ljubljana).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione / Ufficio Scuola
via San Siro 9 – 29121 Piacenza – tel. 0523.315578, 0523.332613 – info@teatrogiocovita.it