La Radio è passione, cuore, magia e competenza. Carlo Rossi a Piacenza è la Radio. Questo lo hanno testimoniato le tante voci raccolte in mattinata dalla redazione di Radio Sound 95- Piacenza24 e durante il programma in diretta “Sound City”. Voci commosse, ma che hanno saputo raccontare il “Radio Man” piacentino, scomparso ieri sera all’età di 83 anni, con il sorriso sulle labbra. Segno che Carlo ha lasciato qualcosa di veramente indelebile nella sua città. “Rossi ha costruito a Piacenza – spiega il Sindaco Dosi in diretta Sound 95 – qualcosa di importante fatto di serietà e radicamento, qualità poi dimostrate nel tempo. Tenere una radio unita per quasi quarant’anni con grandi professionisti al suo interno, in un mondo di comunicazione spesso malato è stata un’impresa non da poco. La Radio negli anni non solo ha tenuto la sua posizione, ma ha conquistato altri spazi e questo da ancora più valore al grande lavoro di Carlo Rossi”
Anche Fiordaliso, conduttrice negli anni 90 di un programma a Radio Sound 95, emozionata ha lasciato la sua testimonianza in diretta: “Carlo l’ho visto come le fondamenta della radio. La roccia: un uomo silenzioso, ma sempre presente. Era come trovarsi dentro la casa…lui era la casa”.
Carletto era una persona squisita – spiega Giorgio Lambri di Libertà – disponibile con tutti… un uomo geniale e fantastico… e poi ci vedevamo alla domenica davanti dallo stadio con la sua Volvo con gli auto parlanti che diffondevano la musica, l’informazione di Radio Sound 95, la radio cronaca e le interviste del post partita. Una persona che con la sua semplicità ha saputo fare cose per le quali oggi bisognerebbe assumere una decina di manager… sono stato onorato della sua amicizia”.
Daniela Aschieri di Progetto Vita: ”Carlo ha creduto davvero tanto, già dall’avvio, nel nostro progetto e grazie a questa capacità di divulgazione Radio Sound 95 ha portato Progetto Vita ai vertici dei progetti piacentini. Carlo Rossi è stato un pilastro del nostro progetto”.
Sandro Confalonieri organizzatore della Placentia Marathon: ”Carlo con Radio Sound 95 è stato in prima linea dall’inizio di questa nella avventura. Ora è più semplice fare le dirette, ma vent’anni fa non era così, ma lui riusciva sempre a fare tutto perfettamente. Non si risparmiava mai grazie al cuore che metteva nella sua grande passione: la radio. Mi mancherà l’amico e il professionista”
Stefano Pareti, ex Sindaco di Piacenza: “Facevo a Radio Sound 95 una rubrica settimanale il sabato mattina dove parlavo con gli ascoltatori e Carlo Rossi dirigeva magistralmente la regia e la parte tecnica del programma. La radio privata era un simbolo di libertà e quindi a Carlo e Rita tutta la città è grata per la lungimiranza nelle scelte e il lavoro di questi 37 anni”
Tulio Rossi antennista con Carlo Rossi agli albori di Radio Sound 95: “Mi ha dato un sacco di consigli. Eravamo entrambi radio amatori con licenza e da li è partita la nota radio piacentina”.
Roberto Lambri, direttore della Redazione di Radio Sound 95: ”Il boss è il boss. Lui e la sua Volvo bianca allo Stadio, sono cose che non dimenticherò mai. Era una persona squisita e un genio della radio”
Andrea Amorini storico radio cronista di Radio Sound 95: “Se ne va un pezzo della mia storia. Grazie a Carlo per la fiducia che mi ha dato e per avermi permesso di fare radio, il mezzo più bello che esista. Il primo provino lo feci con lui simulando una partita immaginaria: dopo i primi secondi mi disse, sei pronto… da domenica cominci”.
Filiberto Putzu, politico ed ex conduttore di radio Sound 95 “Ho cominciato a fare radio con Carlo Rossi in via Beverora. Lo ricordo come un finto burbero, apparentemente severo però di gran cuore. Molto competente dal punto di vista tecnico, competenza che ha poi trasmesso al figlio Mirko”
Andrea Dossena giornalista della redazione fino al 2009, lo ricorda sulla sua pagina Facebook e in diretta a Sound City: “Nevicò talmente tanto, quel giorno di gennaio, che la sede di Radio Sound – in piena campagna, anche se pur sempre a pochi chilometri da Piazza Cavalli – rimase isolata. Letteralmente: impossibile capire dove finiva la strada e dove iniziavano canali e campi. Chi era fortunosamente riuscito ad arrivare, come me, andó peró regolarmente in onda… finché, in pausa pranzo, fummo tutti invitati al piano di sopra: i mitici gnocchi di Carlo ci riscaldarono l'umore fino all'arrivo, con molte ore di ritardo, dei mezzi spazzaneve. Ciao, pioniere”.
Domenico Grassi, storico collaboratore della Radio: ”Ho perso un caro amico. E’ stato un grande della comunicazione e un fulgido esempio del fare e non dell’apparire. Ha avuto a fianco Rita e assieme sono riusciti sempre a creare quello che il pubblico piacentino desiderava”.
Alessandra Lucchini, giornalista di Telelibertà: "Il ricordo è quello di un uomo discreto ma sempre presente e disponibile" commenta la giornalista che a Radio Sound ha lavorato per circa 5 anni. "Ricordo che mi dava sempre del 'lei' chiamandomi però con il mio soprannome, un aspetto che mi ha sempre divertito e che ha contribuito a legarci ogni giorno di più".
Sono stati anche gli ascoltatori che dalla prima mattina hanno preso d’assalto i telefoni di Radio Sound 95 per testimoniare con le parole l’affetto per Carlo Rossi e porgendo le condoglianze alla famiglia. Un altro segno di quanto sia stata importante la figura di Carlo Rossi per Piacenza.
Ciao Carlo, fa buon viaggio. Sulla terra viaggerai per sempre nella tua Radio, nei ricordi di tanti, anzi tantissimi piacentini e anche in quelli di un triestino come me, piovuto su Piacenza, sette anni fa. Grazie per avermi fatto entrare nel tuo ufficio e aver commentato ogni mattina le prime pagine dei giornali. Per me entrare in quella stanza piena di radio del passato che riparavi perfettamente (mi hai rimesso a nuovo anche una cuffia che tenevo malissimo nei miei viaggi in treno) era meglio dei cavalli a dondolo della giostra, attrazzione sempre magica per noi bimbi negli anni 70.