Richieste di nuove adesioni, diversi contatti con aziende estere e consensi per l’originalità del progetto. E’ stata produttiva la presenza di Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro, alla fiera di Parma Cibus Tec-Food Pack, la rassegna internazionale biennale sul food processing e le tecnologie per l’industria alimentare.
Pomorete ha partecipato alla kermesse che quest’anno ha battuto ogni record con 30mila visitatori, mille aziende provenienti da 30 Paesi e 500 top buyer di quella che è diventata fiera di riferimento per le tecnologie meccano-alimentari.
«Il nostro stand – ha affermato Dario Squeri, presidente di Pomorete – è stato un punto di ritrovo dei soci, tutti aderenti a Confapindustria, e ha dato visibilità alla filiera all’interno di un appuntamento fondamentale per l’innovazione e per le tecnologie legate all’alimentare». Soddisfazione è stata espressa da Squeri per «la richiesta di adesione di nuovi soci attratti dalla completezza di Pomorete e dalla sua mission di offrire cibo sicuro, garantito e di qualità, fattori indispensabili oggi per posizionarsi e competere sui mercati mondiali». Non è mancato, infine, il business attraverso contatti con aziende internazionali interessate ai prodotti della filiera e alle garanzie offerte da Pomorete.
Oggi Pomorete raccoglie 12 aziende (emiliane, lombarde e marchigiane) con 3.000 dipendenti e un fatturato di oltre 500 milioni di euro. Pomorete garantisce i processi a partire dalle analisi dei terreni, all’irrigazione, alla vivaistica, alla trasformazione del pomodoro, alla commercializzazione dei prodotti sul mercato domestico e internazionale.