Franco, le notti passate a dormire in stazione. “Vi prego, datemi un lavoro”

“Sarei disposto a qualsiasi lavoro, anche a pulire i servizi igienici, pur di smettere di fare questa vita e dormire per strada”. Quella di Franco (nome di fantasia) è una storia purtroppo comune in questi tempi dominati dalla crisi. Ha 44 anni, qualche mese fa ha perso il lavoro e non ha più soldi per permettersi una casa. Dal Piemonte, terra dove è nato, ha cercato un’occupazione ovunque fino ad arrivare nella nostra città, a Piacenza, dove aveva qualche conoscente. Un cammino che finora non gli ha portato fortuna. Di lavoro neanche l’ombra. E così da giorni Franco dorme in stazione, su una fredda poltroncina in acciaio. “Non disturbo nessuno. La sera mi metto lì con una coperta e provo a dormire. Credimi non è bello, mi vergogno a chiedere qualsiasi cosa, anche degli spiccioli, figuriamoci un letto dove dormire. Qualche sera ho trovato riparo anche al rifugio Segadelli, ma sono in tanti ad avere bisogno di quei letti”. Franco racconta che in questi giorni ha provato a cercare ovunque, bussando a varie porte. “Sono pronto a tutto, anche a piccoli lavori di manutenzione: qualsiasi cosa pur di avere qualche soldo per mangiare e riavere la mia dignità. Io non avrei mai pensato di fare questa vita. Per fortuna non ho una moglie o dei figli su cui pesare, ma dentro ho una tristezza incredibile”. Ogni tanto incontra qualcuno che gli dà qualche euro, “giusto per comprarmi un caffè”. “Chiedo anche ai ristoranti e ai bar della zona se buttano via qualche panino.  Ma di lavori per il momento nemmeno l’ombra. “Vi prego, se qualcuno può mi aiuti”.

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