Una Casa-rifugio per le donne vittime di violenza nella provincia di Piacenza. Questa la proposta lanciata da Paola Gazzolo e Alessandro Ghisoni, candidati del Partito Democratico alle elezioni regionali del 23 novembre, a meno di un mese dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Un anno fa, la Regione Emilia-Romagna ha presentato le Linee di indirizzo per l’accoglienza delle donne vittime di violenza di genere e dei minori e, lo scorso giugno, prima in Italia ha approvato una legge sulla parità che contempla una serie di azioni di contrasto nei confronti di un fenomeno altamente preoccupante sia per la frequenza degli episodi che per le conseguenze su chi li subisce e sull’intera comunità”, affermano Gazzolo e Ghisoni.
Tra gli strumenti individuati dalla nuova legge, il supporto ai Centri antiviolenza e la distribuzione in maniera uniforme sul territorio delle Case-rifugio. “Nella nostra provincia sono già attive importanti realtà che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire sostegno alle donne”, ricordando come solo nei primi 10 mesi del 2013 – secondo gli ultimi dati presentati in Regione – sono state assistite 148 piacentine vittime di violenza. Di loro, 58 erano già inserite in precedenza in un percorso di accoglienza e 90 hanno chiesto aiuto per la prima volta.
“Quello che serve è però fare un passo in più: da un lato incrementando le attività di prevenzione e sensibilizzazione culturale, dall’altro dando vita ad una vera e propria Casa-rifugio per le donne vittime della violenza, un luogo sicuro in cui possano intraprendere con tranquillità un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e ricostruire con serenità la propria autonomia”. “Una Casa – precisano – che assicuri ospitalità temporanea non solo alle mamme con figli minori, ma anche alle donne senza figli, perché di fronte ad episodi così gravi come quelli di violenza è compito delle Istituzioni garantire la massima vicinanza a chi li ha sofferti, fornendo il necessario appoggio materiale e psicologico anche con l’impiego di personale appositamente formato”.
“In questo percorso – concludono Gazzolo e Ghisoni – la Regione dovrà fare la sua parte, insieme agli enti locali del territorio: si tratta di un irrinunciabile sfida di civiltà che tutto il territorio piacentino ed emiliano-romagnolo deve vincere”.