Pollastri (FI): “La sicurezza si garantisce con la prevenzione”

La sicurezza è questione di priorità, di scelte. Se prima si trascura un tema privilegiandone un altro, non si può poi piangere e cercare di intervenire a posteriori pensando di riparare i danni creati. Le proposte spot e le istantanee da propaganda non sono certo la soluzione al problema.” Il consigliere Andrea Pollastri (FI) ritorna a parlare del tema della sicurezza, prendendo spunto dall’incontro avuto con una rappresentanza del Comitato dei Giardini Margherita e Merluzzo che da circa vent’anni combattono contro il degrado della zona della stazione ferroviaria e di via Roma.

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Sono anni che si denunciano problematiche nell’area – continua il consigliere regionale di Forza Italia – ma l’Amministrazione comunale si è sempre fatta sorda per non disturbare il manovratore di turno. Arrivati a questo punto o si cambia radicalmente atteggiamento o la situazione è destinata a peggiorare. I rappresentanti dell’attivissimo Comitato mi hanno ricordato l’intervento di diversi anni fa dell’allora Sindaco Reggi che additava alcuni di fomentare la preoccupazione e la paura tra la gente ingigantendo fatti e situazioni. In conseguenza anche di questo atteggiamento dell’Amministrazione comunale, nulla è stato fatto sulla prevenzione e sui controlli, chiudendo occhi e orecchie a fronte delle molteplici richieste di intervento e segnalazioni, limitandosi solo a dispensare qualche centinaia di migliaia di euro pubblico ad agenzie di riqualificazione che ben pochi risultati hanno raggiunto”.

E’ chiaro – continua Pollastri (Forza Italia) – che se le priorità e le scelte delle Amministrazioni, da quella comunale a quella regionale, vanno in altre direzioni, la sicurezza sarà sempre messa in secondo piano. E oggi correre ai ripari con misure estemporanee è un palliativo che non risolve il problema. Ci sono stati in questi anni alcuni bandi regionali che assegnavano fondi su progetti di videosorveglianza, ma l’impegno della Regione in ambito sicurezza e prevenzione è molto limitato. Occorre che si cambi l’ordine delle proprie priorità e la stessa Regione inviti le Amministrazioni comunali, anche in unione tra loro, a proporre progetti di controllo, prevenzione ed educazione civica, da sostenere e finanziarieNon è più tempo di tavoli e convegni, ma di agire con decisione e forza”.