Scrivere, lasciare messaggi sul web, attraverso i social o forum, può essere bello, ma anche molto pericoloso come dimostra quanto accaduto a Alessandro De Chiara, 31 enne residente a St-Vincent, che alcuni giorni fa è comparso davanti al giudice del Tribunale di Alessandria per la prima udienza del processo a suo carico per diffamazione e istigazione a commettere reati. De Chiara, ai tempi dello scandalo del calcio scommesse che coinvolse vari giocatori del Piacenza e in particolare il difensore Carlo Gervasoni, tramite la pagina Facebook del Piacenza Calcio avrebbe 'postato' nei confronti dell’ex calciatore biancorosso, condannato dalla giustizia sportiva, commenti ritenuti diffamatori. Per Alessandro De Chiara ieri si è tenuta l’udienza in tribunale: sono stati acquisiti gli atti di indagine della Polizia Postale e dei carabinieri con le frasi inquisite risalenti al personal computer e delle linee telefoniche da cui partirono i messaggi incriminati. De Chiara, che non è un tifoso del Piacenza ma del calcio pulito, avrebbe pubblicato alcune fotografie scattate a Gervasoni, accompagnandole da messaggi sui comportamenti tenuti dalla persona allora indagata dalla Procura di Cremona, con ripetuti appelli agli ultras del Piacenza di andare a trovarlo perché secondo il Di Chiara l’ex difensore stava tenendo dei comportamenti sbruffoni e di nessun interesse verso i colori biancorossi che stavano sprofondando proprio a causa dello scandalo scoppiato nel 2011.
La Curva Nord del Piacenza calcio ha espresso sulla pagina Facebook della Sparuta Presenza solidarietà ad Alessandro De Chiara.