Anche il sindaco Paolo Dosi è intervenuto sul caso dell'autista di Seta sospeso dal servizio. Lo ha fatto con la nota che pubblichiamo:
"L'episodio di giovedì sull'autobus di SETA che ha coinvolto un autista ed un giovane ha colpito l'intera comunità cittadina. Ciò che è successo rappresenta una preoccupante deriva di inciviltà verso la quale più di un cittadino ha espresso un sentimento di rigetto. L'autista di SETA, che ha reagito in modo scomposto nel corso della lite con il giovane studente, ha certamente commesso un errore e tenuto un comportamento inopportuno. La società prenderà i provvedimenti del caso.
Ciò detto, come è noto, si è trattato evidentemente di una reazione ad un clima che caratterizza alcune linee di trasporto pubblico locale da qualche tempo e che si è purtroppo riproposto con la ripresa dell'anno scolastico. Sono numerose le segnalazioni di autisti che denunciano inciviltà e talvolta anche minacce da piccoli gruppi di studenti. La situazione ha raggiunto livelli di guardia che hanno purtroppo determinato la reazione scomposta dell'autista nell'episodio di giovedì.
Già nel corso dello scorso anno scolastico alcuni interventi erano stati attivati, ma evidentemente occorre una campagna più capillare che preveda interventi sulla sicurezza come quelli proposti dal presidente di SETA Odorici attraverso telecamere e maggiore isolamento degli autisti.
Riteniamo, inoltre, di dovere organizzare una forma di coordinamento con le forze dell'ordine che permetta di intervenire tempestivamente quando avvengono questi episodi. Per questo ho chiesto al COnsigliere di amministrazione piacentino Massimo Garibaldi di farsi tramite con i vertici operativi della società e con l'amministrazione comunale per valutare le procedure possibili di intervento.
Infine, ritenendo che sia fondamentale anche l'aspetto educativo, promuoveremo tramite l'assessore Piroli un'azione di intervento con i responsabili scolastici per realizzare interventi preventivi nelle scuole. A questo proposito faccio appello anche alla famiglie affinché coinvolgano in questo ambito i propri figli, per promuovere in modo congiunto un richiamo collettivo alla convivenza civile che è sempre stata una caratteristica fondamentale della comunità piacentina. La collaborazione di tutti ed il coinvolgimento dei propri pari potrà dare un contributo formidabile a neutralizzare il comportamento di gruppi, per fortuna limitati, di ragazzi, che credono di far valere così una propria superiorità ma che, al contrario, contribuiscono a peggiorare la propria qualità della vita e talvolta anche quella della intera comunità civile".