“Su quella linea la situazione è davvero molto difficile”. A parlare è un collega del conducente protagonista della lite con un giovanissimo passeggero lungo la tratta Vernasca – Piacenza. “Conosco l’autista in questione da anni – racconta il collega – e non è né razzista né irascibile. Ha una lunga esperienza alle spalle e non ha mai dato fastidio a nessuno. Sarebbe importante, prima di giudicare, sapere cosa è accaduto prima che il video iniziasse ad essere girato: non avrei problemi ad ammettere che il mio collega ha esagerato, però una reazione del genere non può essere scaturita da un comportamento banale o da semplice chiasso. Quella tratta Vernasca – Piacenza a quell’orario la faccio spesso e conosco bene il clima che si crea, credetemi, spesso si verificano situazioni difficili da gestire”.
Stessa cosa affermano altri autisti che incontriamo in piazza Cittadella, esasperati per la dilagante maleducazione che purtroppo regna sovrana. "Noi denunciamo da tanto tempo questa situazione – dice un autista – e noi che guidiamo, oltre a dover fare i conti con i problemi del traffico che ci fanno stare tesi, dobbiamo anche essere insultati dai ragazzini? Io sono qui per lavorare, mica per essere preso in giro. Anche gli altri viaggiatori possono fare poco perchè pure loro vengono insultati da queste gang".
Un altro collega parla invece della cattiva educazione da parte delle famiglie o della scuola: "Il vero problema, che non viene denunciato, è l' ineducazione di questi ragazzi, non l' autista che reagisce. Oggi è l' autista, ma domani chi subirà?"
Sulla questione è intervenuto anche Enzo Moggi della Uil Trasporti, sigla sindacale alla quale appartiene anche l’autista “incriminato”: “Quell’uomo ha decenni d’esperienza alle spalle, tra un anno andrà in pensione. Non è il tipo da perdere le staffe per poco. Però al di là di questo credo che il caso sia montato solo perché qualche ragazzino presente al momento dei fatti ha deciso di girare il video: diversamente non ne avrebbero parlato i media locali e la cosa si sarebbe risolta con una stretta di mano. Resta però da affrontare, quello sì, il problema sicurezza: spesso sui mezzi si vengono a creare situazioni difficili da gestire e l’autista non è tenuto a intervenire. Come lo si può tutelare allora? Proprio per questo vogliamo incontrare le autorità, l’amministrazione e l’azienda per decidere una possibile soluzione. Intanto chiediamo che Seta accetti di non punire il conducente in questione”.
"Come segretario della FIT-CISL Piacenza esprimo la più totale solidarietà al collega autista di seta per quanto accaduto ieri. Come Organizzazione Sindacale Territoriale abbiamo più volte denunciato all' azienda e alle istituzioni questi comportamenti di pochi giovani i quali troppe volte credono di poter fare quello che vogliono senza aver rispetto di niente e di nessuno. Gli autisti di Seta , che hanno sulle proprie spalle la responsabilità dei passeggeri presenti sugli autobus svolgono con correttezza e diligenza il proprio lavoro ma per poter lavorare in tranquillità e per poter garantire la sicurezza ai viaggiatori non devono essere disturbati da parte di nessuno. Abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto al' azienda ed alle istituzioni affinché si possa trovare una soluzione idonea per garantire il trasporto delle persone sugli autobus e riuscire a isolare quelli che quotidianamente compiono atti di bullismo e innumerevoli atti vandalici i quali gravano di conseguenza sulle spalle dei contribuenti".
Antonio Colosimo