Botte e rapina a due camionisti polacchi, condanne per oltre 10 anni

Erano accusati di aver picchiato e rapinato della carta di credito due camionisti polacchi, sorpresi durante il sonno. E dal collegio (Italo Ghitti-Maurizio Boselli-Giannadrea Bussi) sono piovute condanne pesanti per il trio di protagonisti, tutti difesi dall'avvocato Francesca Manfrinato: 4 anni e 3 anni e 5 mesi di reclusione rispettivamente per i due fratelli Angelo e Giuseppe Cavaliere, originari di Brindisi; e 3 anni e 4 mesi a Nicolau Barbosu, rumeno di Monticelli, tutti  in contumacia. La vicenda si era consumata a Caorso all'inizio di settembre del 2013. Quella sera due autisti polacchi, in transito per lavoro nella nostra città, avevano deciso di sostare a Caorso per la notte parcheggiando i loro mezzi nel piazzale vicino all'autostrada. Avevano mangiato una piazza e subito dopo erano andati in un bar nella piazza del paese. Lì avevano conosciuto alcuni ragazzi rumeni (tra cui anche Barbosu) al cui gruppo si erano poi aggiunti gli altri due imputati, i fratelli Cavaliere. Poco prima di andare a riposare, però, uno dei due polacchi si era recato a uno sportello bancomat per fare dei prelevamenti. Secondo la ricostruzione effettuata dalla pubblica accusa (piemme Michela Versini), qualcuno del gruppo avrebbe tentato di spiare il codice pin formulato dal camionista sulla tastiera. Una volta che i due polacchi sono tornati ai loro mezzi e si sono addormentati, sarebbero stati aggrediti di sorpresa dai tre che sono poi riusciti a impossessarsi della carta di credito, senza tuttavia riuscire a effettuare prelevamenti. Nel corso delle indagini i carabinieri sono riusciti a risalire ai protagonisti. Nel processo sono state vagliate le immagini delle telecamere a circuito chiuso della banca.   

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