La Camera di commercio nell’ambito del progetto O.A.S.I. (Orientamento, Assistenza tecnica, Servizi finanziari per Imprese nuove a valere sui fondi dell’Accordo di programma tra il Ministero dello Sviluppo economico e l’Unioncamere per il 2012) sostiene e promuove la creazione e l’avvio di nuove imprese attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto. La somma complessiva a disposizione per l’erogazione dei contributi ammonta ad euro 40.000,00. Possono chiedere il contributo i soggetti che hanno partecipato alla formazione ed al test di apprendimento previsti dal bando di partecipazione al progetto O.A.S.I. In via residuale potranno concorrere i neoimprenditori che dovranno aver avviato l’attività dopo il 17 febbraio 2013. Tutte le spese dovranno essere documentate e dovranno essere sostenute nel periodo dal 17 febbraio 2014 al 31 dicembre 2014. L’entità massima del contributo concedibile è fissata in Euro 4.000,00, per ogni impresa.
“La presente iniziativa rientra nel progetto composito che la Camera di commercio ha proposto nel 2014 agli aspiranti imprenditori” ha segnalato il Presidente camerale Giuseppe Parenti “Si tratta di un progetto che ha voluto far crescere la formazione di chi si avvicina all’idea imprenditoriale ma che cerca di far superare lo scoglio dell’avvio anche mettendo a disposizione delle risorse economiche. Perché possa esistere chi crede nella possibilità dell’intrapresa, nonostante la crisi.”
ASPETTI TECNICI DEL BANDO
Tra le spese ammissibili vi sono quelle relative all’acquisto di beni a utilità pluriennale (investimenti) collegati all’avvio dell’impresa (a condizione che siano nuovi di fabbrica e che non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni) qualificabili in investimenti di miglioria del locale quali: illuminazione (es.lampade, plafoniere, neon), insegne, vetrine, tende solari, arredi, attrezzature, macchinari e altri beni strumentali strettamente pertinenti alla attività esercitata (comprese le spese per la manodopera di installazione), acquisto di strumentazione informatica necessaria all’adeguamento tecnologico dell’attività; computer, periferiche, lettori per pagamenti bancomat e carte di credito; acquisto di attrezzature ed impianti per la sicurezza: video-sorveglianza, antifurto, mezzi di dissuasione ed anti-intrusione;mezzi di trasporto strettamente strumentali all’esercizio dell’attività. Le autovetture saranno ammesse solo nel caso in cui siano lo strumento principale con il quale si svolge l’attività (es. taxista). Non sono ammesse le tasse e gli altri costi per la messa su strada.
Sono ammesse ad agevolazione anche le spese relative alla gestione e avvio dell’attività rientranti nel seguente elenco: onorario notarile (per la costituzione di società o per l’atto di acquisto di locali ad uso aziendale), spese per prestazioni di servizi: spese di pubblicità, promozione, spese per servizi connessi all’attività di commercializzazione e vendita (progettazione e sviluppo sito internet, implementazione dell’e-commerce), spese di progettazione e sviluppo di software specifico.
Le domande dovranno essere compilate sulla modulistica disponibile sul sito della camera di commercio (www.pc.camcom.it) e dovranno essere inviate per via telematica all'indirizzo di posta elettronica certificata cciaa.piacenza@pc.legalmail.camcom.it dal 1 ottobre 2014 al 5 dicembre 2014.
Fattura elettronica, nuovo servizio in aiuto alle PMI
Nuovo strumento on line e gratuito per compilare, trasmettere e conservare a norma le fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione
E’ online da oggi attraverso il sito della Camera di commercio di Piacenza (www.pc.camcom.it) il servizio base di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche amministrazioni.
Dal 6 giugno scorso, tutte le Pubbliche amministrazioni centrali sono tenute per legge a ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico e, a partire dal mese di aprile del prossimo anno, l’obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche amministrazioni.
Il nuovo strumento, messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Unioncamere, si rivolge a tutti i piccoli fornitori della Pa, senza alcun onere per l’impresa.
Obiettivo del servizio è agevolare le imprese ad adeguarsi alle nuove regole di fatturazione e favorire una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale.
A fare da “ponte” e da volano sul territorio continuerà ad essere la rete camerale. Dal sito della Camera di commercio di Piacenza, infatti, sarà possibile connettersi direttamente con la piattaforma https://fattura-pa.infocamere.it che fornisce contenuti informativi sulla fatturazione elettronica e che, da oggi, ospiterà anche il nuovo servizio, consentendo alle imprese la creazione e la completa gestione di un limitato numero di fatture nell’arco dell’anno.
Le PMI possono così adeguarsi alla nuova realtà digitale, semplicemente collegandosi al portale di servizio segnalato sulle home-page delle Camere di commercio e dell’Unioncamere, senza dover scaricare alcun software.
Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), strumento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per l’accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma.
Nel corso degli ultimi anni le Camere di commercio hanno già rilasciato agli imprenditori una quantità significativa di CNS e di certificati di firma digitale; chi ne fosse ancora sprovvisto può ottenerli presso la Camera di commercio di Piacenza, oppure rivolgendosi ad altri Enti o Amministrazioni Pubbliche (per la CNS) o ad operatori di mercato certificati (per i dispositivi di firma digitale).
La fatturazione elettronica
Per fatturazione elettronica si intende la possibilità di emettere e conservare le fatture nel solo formato digitale, così come viene indicato nella Direttiva UE n. 115 del 20 dicembre 2001 introdotta in Italia dal Decreto Legislativo di recepimento del 20 febbraio 2004 n. 52 e dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 gennaio che stabilisce le "Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto".
La Finanziaria del 2008 impone che ogni fattura destinata alle PA debba essere emessa in formato elettronico in modo da poter transitare per il HYPERLINK "http://fatturapa.gov.it/" \t "_blank" Sistema di Interscambio nazionale, istituito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e gestito da Sogei S.p.A. (come stabilito dal Decreto del 7 Marzo 2008), attraverso il quale transitano i flussi di documenti contabili tra i fornitori e le Pubbliche Amministrazioni, e permette un'importante attività di monitoraggio e controllo delle finanze pubbliche anche per rendere più efficienti i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione.
Il nuovo standard elettronico è regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, che oltre a stabilire le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, fissa al 6 giugno 2014 la data di entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica verso i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti previdenziali; il Decreto Irpef 2014 ha successivamente fissato al 31 marzo 2015 la scadenza per tutte le altre Pubbliche Amministrazioni, tra cui anche le Camere di Commercio.
Gli operatori economici, cioè i fornitori di beni e servizi verso le PA, possono:
adeguare i propri sistemi contabili per emettere fatture elettroniche PA, oppure
rivolgersi ad intermediari, vale a dire soggetti terzi che forniscono strumenti di supporto per la compilazione, trasmissione e per la conservazione sostitutiva della fattura elettronica prevista dalla legge.
Le PA possono servirsi degli intermediari per la ricezione del flusso elettronico e per la conservazione sostituiva. Gli intermediari possono essere: banche, Poste, altri intermediari finanziari, intermediari di filiera, professionisti, imprese ICT.