Erano in sei stipati nella piccola cella dell’aula Galli del tribunale. Sei rumeni di età compresa tra i 25 e i 36 anni. In carcere per efferati e sanguinosi delitti? Nossignori. Per aver rubato qualche bottiglia di vino all’Esselunga. Suonava più o meno così il processo che si è aperto questa mattina davanti al collegio e che è stato rinviato a dicembre davanti al giudice monocratico.
In realtà le cose stanno in altri termini. I sei rumeni sarebbero i componenti di una affiatati sisma banda di ladri professionisti che per mesi ha agito soprattutto nel Milanese rubando in case, ditte, negozi e servendosi anche di bambini come manovalanza. Un’indagine curata dalla polizia di Milano che qualche tempo fa era riuscita ad arrestarne un folto gruppo e ad accusarli di associazione a delinquere finalizzata al furto. Dei molti casi che li avevano visti protagonisti, anche un furto a Piacenza nei due negozi dell’Esselunga, avvenuto nel marzo scorso. Nello specifico la razzia di 31 bottiglie di Spumante Franciacorta, rum e Brunello per un valore totale di circa 800 euro. Per questo i sei rumeni (un settimo ha patteggiato) si trovano alla sbarra anche a Piacenza. E stamattina sembrava davvero di essere in un’aula bunker.