Ammonta a 774 mila euro il fondo messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune per gestire l'emergenza abitativa. Un tesoretto davvero importante per aiutare coloro che si trovano in situazioni di marginalità abitativa ma che non hanno maturato i requisiti necessari per diventare assegnatari di case popolari. L'attenzione su questo tema e' massima – ha dichiarato l'assessore la nuovo welfare Stefano Cugini – e abbiamo deciso di creare un unico momento in cui erogare tutte queste risorse. Vogliamo intercettare coloro che si trovano in condizioni di marginalità dal punto di vista abitativo privato ma non avranno la possibilità di godere di assegnazione di case popolari. Per abbattere le liste d'attesa, ma anche per muovere il mercato degli affitti". Il fondo, unico, si presenta però diviso in tre bandi separati. Il primo bando per l'emergenza abitativa, destinato agli inquilini inadempienti e che hanno ricevuto esecuzione di sfratto, prevede l'erogazione di 3mila euro da destinare al locatore che si impegni a sospendere la procedura di sfratto e di 2500 euro al nuovo proprietario che sottoscriva regolare contratto di locazione a chi abbia già subito lo sfratto. Il secondo bando, denominato fondo per gli inquilini morosi incolpevoli prevede aiuti per coloro che si siano trovati in situazioni di morosità per cause esterne come perdita di lavoro, cassa integrazione o perdita di un famigliare. Condizione indispensabile per ricevere il fondo, che va dai 2mila ai 3mila e 500 euro, il verificarsi di una rilevante diminuzione della capacità reddituale del nucleo famigliare nell'ultimo biennio. Anche in questo caso le risorse verranno girate al locatore che si impegni nel sottoscrivere un nuovo contratto a canone concordato o che si impegni a sospendere la procedura di sfratto per almeno sei mesi. A differenza dei primi due, il terzo fondo (fondo accesso abitazioni in locazione) vede invece gli inquilini come diretti beneficiari. Possono partecipare in questo caso cittadini anche extracomunitari che risiedano in territorio italiano da almeno dieci anni, purché con patrimonio mobiliare sotto i 35mila euro annui e reddito Isee inferiore ai 17mila euro. Si tratta in questo caso di un contributo a pioggia che, a partire da un minimale di 50 euro, verrà erogato a tutte i richiedenti ammissibili fino ad esaurimento delle risorse. I cittadini avranno tempo dal 20 ottobre al 28 novembre per fare domanda presso l'Informasiciale di via Taverna e via XIX maggio. Chiunque può iscriversi, in linea di principio, per tutti e tre i bandi. Criteri preferenziali per ottenere i fondi saranno nuclei monogenitoriali con minori a carico, presenza di ultra settantenni nel nucleo famigliare, nucleo in carico ai servizi sociali da almeno sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Un dato significativo per comprendere l'importanza del contributo viene dal dirigente comunale Luigi Squeri: "A Piacenza si registra uno sfratto al giorno".