E’ iniziato questa mattina alle 10 ed è in pieno svolgimento il sopralluogo nella casa di via Settembrini a Milano dove il 7 agosto scorso è stato massacrato a coltellate e poi fatto a pezzi il professore universitario in pensione Adriano Manesco, 77 anni, docente di estetica. Il suo cadavere smembrato è poi stato trovato all’interno di due trolley gettati nella spazzatura a Lodi. Uno dei delitti più atroci delle recenti cronache nazionali del quale devono rispondere i piacentini Paolo Grassi e Gianluca Civardi, entrambi trentenni, entrambi di buona famiglia e sinora incensurati. Sono in carcere a Piacenza con l’accusa di omicidio volontario e premeditato oltre che per una serie di reati legati al depezzamernto e all’occultamento di cadavere. Stamattina, dunque, il pm Maria Teresa Latella della Procura di Milano (a cui sono passate per competenza le indagini inziate dal pm Antonio Colonna di Piacenza dopo l’arresto da parte della polizia piacentina in via Nasalli Rocca mentre i due tentavano di disfarsi dei vestiti sporchi di sangue) ha voluto ispezionare nuovamente la casa della mattanza alla presenza del medico genetista Carlo Previderè, un’autorità in materia, alla ricerca di ulteriori elementi che possano fornire un quadro più chiaro dell’accaduto. Al sopralluogo, come prevede la legge, erano presenti anche gli avvocati Alessandro Stampais e Andrea Bazzani, difensori dei due indagati. “La casa era tutto sommato in ordine” si è limitaro a commentare Stampais, raggiunto telefonicamente a sopralluogo in corso. Alle 15, a operazioni concluse, ci sarà il conferimento degli incarichi alla luce di quanto potrebbe emergere dal sopralluogo in atto.