Anche quest’anno l’ANMIL ha celebrato la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Diversi i momenti della celebrazione piacentina, iniziati con una Messa celebrata nella Basilica di San Francesco, successivamente, accompagnati dalla Banda musicale Ponchielli, c’è stato un momento commemorativo, svoltosi sotto i portici di Palazzo Gotico, con la deposizione di una corona d’ alloro al monumento ai Caduti sul Lavoro.
Alle 11, cerimonia civile presso l’ Auditorium Sant’ Ilario, che ha visto interventi di Giovanni Ferrari, Presidente Territoriale ANMIL, dell’ Assessore Luigi Rabuffi in rappresentanza del Comune e Davide Lumia, responsabile INAIL Piacenza .
Al termine della cerimonia sono stati consegnati i Brevetti e i distintivi d’ Onore INAIL.
La notizia “consolante”, ma che comunque non invita ad abbassare la guardia, è il calo degli infortuni registratosi anche in provincia di Piacenza.
Secondo l’ultimo Rapporto annuale INAIL, nel 2013 c’è stato un calo complessivo di circa 50mila infortuni (pari a -6%) passando da circa 745.000 casi denunciati nel 2012 a 695.000 nel 2013; mentre un dato che preoccupa particolarmente è la crescita delle malattie professionali aumentate di ben 5.500 unità, passando dalle 46.300 patologie denunciate nel 2012 alle 51.800 nel 2013 (+11,9).
A Piacenza si è passati dai 5051 infortuni del 2012 ai 4630 dello scorso anno.
LA STORIA DELLA GIORNATA – "La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” affonda le sue radici nella storia dell’ANMIL (fondata nel 1943). Il Comitato Esecutivo dell’epoca, nella riunione tenuta a Firenze il 26 Novembre 1950, deliberò che il 19 Marzo di ogni anno sarebbe stata celebrata in tutta Italia la “Giornata del Mutilato del Lavoro”, e che in tale occasione sarebbero stati consegnati i Distintivi d'onore e i Brevetti ai Grandi Invalidi.
La prima “Giornata Nazionale del Mutilato” si tenne a Roma il 19 Marzo 1951 e per l'occasione, il giorno precedente l'allora Presidente Nazionale ANMIL Bartolomeo Pastore tenne un discorso di presentazione dell'iniziativa alla radio, fatto di eccezionale rilevanza per l'epoca. Lo scopo era quello di ricordare all’opinione pubblica, alle Istituzioni ed alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.
Dal 1998, con direttive del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 aprile 1998 e poi del 7 marzo 2003, tale ricorrenza è stata istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL e intervengono, in gran numero, Sindaci, Assessori, autorità locali oltre a parlamentari ed esponenti del Governo, trattandosi di un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro.
Lo spirito della Giornata è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore.
La Giornata vuole essere, prima di tutto, un momento di incontro tra le forze vitali della società, per non dimenticare, ad esempio, che negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti, e per sottolineare una volta di più che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini, ma deve anzi operare perché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap, che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra, tenda a scomparire. La manifestazione, inoltre, vuole essere un unico momento celebrativo, una ricorrenza comune in tutte le province italiane, anche a sottolineare che questo fenomeno purtroppo non conosce confini né provinciali né regionali e deve vedere il nostro Paese unito in questa battaglia per la sicurezza. Stando ai dati INAIL, la situazione è in lento miglioramento e vanno considerati positivi i risultati che vedono l’unità della categoria nel territorio nazionale.