Paul Polansky presenta il suo 28° libro “Rockets”

Venerdi 10 ottobre ore 18 al Piccolo Museo della Poesia Paul Polansky presenta il suo 28° libro “Rockets”. La grande poesia internazionale a Piacenza”. Così Claudio Arzani, poeta aderente al gruppo 100Thousand Poets for Change, annuncia l’iniziativa promossa al Piccolo Museo della Poesia di via Pace venerdi 10 ottobre alle ore 18.00: “Paul Polansky, poeta, giornalista, scrittore e fotografo statunitense premiato con l’Human Right Avward per il suo impegno a favore dei diritti dei Rom e dei diseredati in generale, sarà nella nostra città per presentare il suo 28° libro, Rockets’ ovvero una raccolta di poesie in inglese e italiano sul recente conflitto tra Israele e Palestina”.

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Un evento tanto più straordinario per la nostra città, come sottolinea Arzani, individuata tra le poche tappe del soggiorno in Italia: Roma, Napoli, Salerno, Pavia e appunto Piacenza sono le destinazioni per la presentazione del libro inseribile nel filone della poesia civile.

Un libro di condanna per un conflitto che non ha risparmiato niente e nessuno, neppure luoghi intoccabili come scuole dell’Onu e ospedali. Nelle sue poesie Paul Polansky prende le distanze dal Governo di Israele e dall’uso indiscriminato e cieco della forza. Ricorda la necessità di andare alla fonte del conflitto, alle sue cause, che risiedono, a suo dire, nella protratta occupazione israeliana dei territori palestinesi senza però dimenticare anche la necessità di trasformare la resistenza violenta palestinese in resistenza passiva, non violenta. 

Poesie irridenti, grottesche.  “Le mie poesie non abbracciano, nè condividono, in alcun modo, la resistenza violenta – si legge nell’introduzione del volume – se Hamas avesse seguito l’esempio di Martin Luther King adesso avrebbe il suo Stato”.

Un libro controverso”, sostiene Ilaria Catastini, rappresentante della casa editrice romana Albeggi, “proprio come questa collana di poesia, ma la poesia civile è affilata come lama di coltello e a nulla serve censurarla o mitigarla. La poesia che serve scava le coscienze e può esistere solo se conserva questa funzione contro tutti gli equilibri, le convenzioni e gli opportunismi”.

Appuntamento dunque venerdi in via Pace 5 dove saranno presenti oltre a Polansky, l’editore Ilaria Catastini, il poeta Claudio Arzani e naturalmente Massimo Silvotti, poeta, filosofo, artista e direttore del Piccolo Museo della Poesia “Incolmabili fenditure” dove peraltro è possibile visitare la mostra tuttora in corso “Gino Gini e Fernanda Fedi, un cammino tra Sacralità e Poesia”, doppia personale antologica dei due artisti milanesi.