Considerato che nei giorni scorsi sono state ricevute, da privati cittadini e da aziende, diverse telefonate a nome della Casa di Iris, per una presunta raccolta di fondi a favore della struttura, l’Amministrazione comunale precisa di non aver incaricato nessuno di avanzare richieste di denaro per l’Hospice di Piacenza.
“Questi signori – commenta Sergio Fuochi, dirigente comunale e referente, per Palazzo Mercanti, dell’associazione “Insieme per l’Hospice” – sono dei truffatori, che approfittano delle disgrazie altrui per incamerare abusivamente denaro. L’Amministrazione comunale diffida pertanto chiunque a proporsi come suo rappresentante attraverso telefonate, mail o lettere con richieste di contributo. Questa storia va avanti da alcuni giorni e vogliamo abbia fine immediatamente. Consigliamo inoltre, alle persone che vengono contattate, di segnalarcelo. Altri sono i modi per sostenere l’Hospice, ad esempio gli eventi che periodicamente organizziamo a favore della struttura, come la castagnata che avrà luogo il 18 ottobre di fronte alla Casa di Iris”.