Litigò con la moglie e sparò in casa. Condannato a due anni e quattro mesi

Litigò con la moglie, la minacciò e sparò in aria dei colpi con una pistola scacciacani. Il tutto alla presenza del figlioletto di soli 9 anni. Il giudice Giuseppe Bersani ha condannato a due anni e quattro mesi di reclusione un 40enne piacentino, disoccupato, accusato di minaccia aggravata e al quale, a seguito del fatto, era stato impedito di avvicinarsi alla moglie e al figlio.
Il fatto era accaduto la sera del 24 gennaio di quest’anno in un’abitazione di Fiorenzuola (Piacenza). L’uomo era rincasato e aveva iniziato a litigare con la moglie con la quale da tempo i rapporti erano ormai compromessi. Aveva appoggiato la pistola scacciacani (da cui aveva però tolto il tappo rosso facendola sembrare una calibro 7.65) sul tavolino di casa, secondo gli inquirenti con fare minatorio, e qualche minuto dopo, al culmine dell’alterco, decise di uscire di casa. Afferrò la pistola ed esplose un colpo in aria sull’uscio con il bossolo che venne trovato poco dopo dai carabinieri sulle scale del palazzo. La donna terrorizzata si barricò in casa e chiamo il 112. I militari rintracciarono l’uomo poco dopo fuori dall’abitazione. Fu condotto in caserma e denunciato a piede libero. Questa mattina (8 ottobre) il piemme ha chiesto e ottenuto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione. Era difeso dall’avvocato Mara Tutone.

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