Via al Bando per la selezione delle classi che parteciperanno a “Siamo tutti Africani! Quando migrare era una cosa normale…”: la proposta dell'associazione culturale Arti e Pensieri rientra nel Programma del Tavolo della pace 2014/2015 – il nono dalla sua istituzione- cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, da 8 Comuni della provincia, tra i quali il Comune di Piacenza, e da SVEP, che ne cura anche il coordinamento amministrativo.
“Strade di pace – strade di solidarietà e linguaggi universali” intitola l'insieme dei percorsi che, coinvolgendo associazioni e organizzazioni non governative, scuole, insegnanti e studenti, giovani in servizio civile presso il Centro interculturale, Enti Locali, mira a rendere visibili, ma anche indesiderabili, guerre, xenofobia, pregiudizio e discriminazione, militarismo delle menti e dei territori.
Il Tavolo della pace si mette a disposizione della scuola con tutte le proprie risorse offrendo percorsi formativi gratuiti perché crede fermamente nella sua funzione di equalizzatore sociale, se sostenuta a tutti i livelli, di grembo accogliente e valorizzante per identità diverse in continua crescita, di potenziale vivaio di attitudini e competenze alla gestione creativa, informata e nonviolenta dei conflitti e dei problemi del nostro tempo, di banco di prova per stili di vita solidali, responsabili, cooperativi, generosi. Questo è il terreno da cui possono nascere gli anticorpi contro la violenza. Non mancheranno anche percorsi formativi alla e di peer-education, condotti da giovani per i giovani che saranno proposti alle singole scuole. (L'intero Progetto è visionabile sul blog del Tavolo: www.tavolopacepc.blogspot.it per contatti : tavolopacepc@piacenzacittadipace.it).
Le proposte contenute nel programma accompagnano la cittadinanza, in particolare giovanile, nell'Anno Europeo della Cooperazione allo sviluppo e nell'inizio del triennio che ricorderà gli orrori della Prima guerra mondiale: il fine è quello di smantellare la fiducia in qualsiasi “guerra preventiva” o “missione umanitaria” se fatta con le armi, indirizzare risorse ed energie verso un'economia di giustizia, cooperazione creativa e nonviolenza. I ragazzi saranno portati a leggere sulla città tracce e segnali che ci permettano di capire “Dove siamo e come stiamo?”, facendoci immaginare come potrebbe essere il nostro futuro alla luce di ciò che si sta seminando oggi; “Che cosa vogliamo preservare?” sarà la domanda guida nella costruzione di linguaggi per comunicare nella diversità, relazioni, economie e strade solidali, anche a partire dalle contraddizioni della crisi.
Arti e Pensieri per le scuole. Arti e Pensieri vuole arrivare ai bambini delle scuole primarie, ai loro insegnanti, fino a coinvolgere attivamente le famiglie dei piccoli studenti, solitamente difficili da integrare. Intrecciato con i programmi delle classi terze alle quali è rivolto, il percorso parte dal periodo della preistoria, quando i nostri antenati Sapiens sono usciti dalla culla di tutta l’umanità, l’Africa, e, arrivati in Europa, si sono trovati di fronte un uomo di un’altra specie, il bianco Neanderthal che già vi abitava da tempo. Si ribalteranno quindi le prospettive, risalendo all’epoca in cui i primi ‘immigrati’ dalla pelle scura, probabilmente guardati con sospetto, siamo stati proprio noi…
Si intenderà arrivare a riflettere su come nel mondo antico migrare fosse la normalità e su quanto il concetto di confine sia un prodotto della nostra mente tutto sommato recente, se visto sul lungo periodo della nostra storia.
Da gennaio a maggio, il percorso prevede 3 incontri con le classi, suddivisi in visite guidate alla sezione preistorica del Museo Civico di Palazzo Farnese e alla mostra Migrazioni (di uccelli e uomini antichi e moderni) al Museo di Storia naturale, lezioni interattive con laboratorio pratico per la creazione di un libretto pop-up sul tema. Verranno anche coinvolte le famiglie dei piccoli partecipanti sia durante il percorso che alla fine, in una giornata di restituzione finale.
In estate, poi, i bambini avranno la possibilità di coronare l’esperienza partecipando al progetto di costruzione e varo nel Po di una piroga che verrà ricostruita in scala reale per la terza edizione de IL PO RICORDA, manifestazione a cura di Arti e Pensieri con la collaborazione del Comune di Piacenza.
Fino al 19 ottobre sarà possibile partecipare al Bando per la selezione delle 3 classi, che saranno le protagoniste del progetto. Gli insegnanti possono scaricare dal sito www.artiepensieri.com il modulo da compilare e inviarlo compilato all'indirizzo e-mail artiepensieri@virgilio.it o al numero di fax dei Musei 0523 492659.
Il 20 ottobre saranno rese note le classi vincitrici, in modo che già da novembre gli insegnanti possano iniziare il percorso di formazione, accompagnati dagli operatori di Arti e Pensieri.
Perché i musei possono e devono essere vissuti come luoghi di cultura e integrazione, ‘porto franco’ e cuore della città di tutti.
Informazioni all'indirizzo artiepensieri@virgilio.it o ai numeri 333.6738327, 349.1035405.
www.artiepensieri.com
Facebook: ArtiEpensieri Piacenza
Il percorso
del Tavolo per la Pace
Nel settembre 2003 si è formato il Coordinamento Piacenza città di Pace in seguito all’iniziativa “ONU dei Popoli”, promossa dal Coordinamento Enti Locali per la pace e i diritti umani, in concomitanza alla Marcia della Pace Perugia–Assisi, con il patrocinio del Settore servizi sociali del Comune di Piacenza. Il Coordinamento ha riunito associazioni, reti locali e singoli cittadini attivi per la “pace” nel senso più ampio del termine che abbraccia vari temi: cultura della nonviolenza, cooperazione e solidarietà col “Sud” del mondo, multiculturalità, commercio equo e solidale, difesa dell’ambiente e sviluppo sostenibile, stili di vita sobri e consumo critico. Il Coordinamento ha curato per 3 anni la pubblicazione e distribuzione del Foglio Piacenza città di Pace, calendario bimestrale informativo per promuovere e valorizzare le associazioni locali e le loro iniziative, al quale hanno collaborato circa 20 realtà associative, ha inoltre organizzato diverse iniziative sui temi della pace e cooperazione ed ha promosso la nascita del Tavolo provinciale per la pace.
Il “Tavolo di coordinamento delle iniziative per la diffusione di una cultura di pace, cooperazione decentrata e solidarietà internazionale” è stato istituito con atto di Giunta dell’Amministrazione provinciale nel 2007 ed ha riunito numerose associazioni, scuole, enti locali con ruolo di coordinamento da parte della Provincia stessa.
Dal 2010 la nuova Amministrazione Provinciale ha scelto di non far piu’ parte del Tavolo che ha deciso di continuare a lavorare autonomamente con la presenza di associazioni, insegnanti, scuole il sostegno esterno del comune di Piacenza ed alcuni comuni della Provincia e l’appoggio di Svep. Le riunioni del Tavolo, aperte al contributo di chiunque desideri collaborare, si tengono ogni terzo mercoledì del mese presso lo Svep.
Attività realizzate
Il Tavolo per la pace ha realizzato numerose iniziative rivolte sia alle scuole che alla città, anche grazie ai seguenti progetti presentati alla Regione Emilia Romagna e cofinanziati da alcuni comuni:
2007/08: “Il cittadino glocale: la sfida della città educante”, iniziato con la presenza di ospiti dell'ONU dei Popoli provenienti dal Burundi, Kenia, Togo e Brasile. L'incontro con gli ospiti è stato il fulcro iniziale su cui è ruotato un approfondimento durato tutto l'anno e che ha visto lo svolgersi di varie attività sia per le scuole che per la città.
2008/09: "Diritti umani: dal dire al fare. Percorsi ed esperienze di cittadinanza attiva". Incentrato sul diritto alla cittadinanza e alla partecipazione, sensibilizzando le/i giovani su queste tematiche e privilegiando esperienze e testimonianze dirette di giovani sia del Sud Italia che del Sud del mondo. Si sono anche organizzati per la cittadinanza un cineforum e tavole rotonde.
2009/10: "La terra condivisa: percorsi di educazione al rispetto e al confronto per una cittadinanza universale", che ha visto la realizzazione di una rassegna cinematografica, il coinvolgimento di 50 classi che, con la partecipazione delle associazioni, hanno approfondito vari temi. Il progetto si è concluso con un evento finale aperto alla cittadinanza all’interno del quale è si è tenuto un concorso per giovani artisti piacentini. E’ stata inoltre realizzata la mappatura degli enti che a Piacenza e provincia si occupano di Pace e cooperazione internazionale.
2010/11: ” Legami di corresponsabilità: percorsi di conoscenza e valorizzazione delle differenze, vicine e lontane, verso una nuova rete di pace e solidarietà”, progetto che ha visto la realizzazione della mostra “Io Massai perdo la terra”, di una rassegna di film per la città con presentazione di film da parte di associazioni e classi, di un corso di formazione per insegnanti e interventi in alcune classi.
2011/12: “Dalle economie di guerra alle economie di pace: percorsi, incontri e scambi per un mondo diverso” che ha visto la promozione della Marcia Perugina-Assisi e dei temi ad essa connessi, altre iniziative realizzate anche in collaborazione con un gruppo di giovani partecipanti; la realizzazione di una rassegna intitolata: ”In volo: dall’economia di guerra all’econ omia di pace”, il sostegno alla campagna nazionale “Taglia le ali alle armi”, “Balcanimmigrazionegiovani” con interviste sul tema dell’emigrazione, la collaborazione col progetto “Kamlalaf” del Comune di Piacenza e la realizzazione di 2 mostre: “Land-grabbing e consumo di suolo” e “Io non mangio da solo” sulla sovranità alimentare .
2012/13: "Percorsi per una cultura e pratica della nonviolenza": sviluppo e animazione in rete organica tra diverse associazioni nelle Scuole ed in altre realtà delle due Mostre di cui al prece- dente progetto, incontri e laboratori con ospiti brasiliani artisti, con bambini lavoratori del Man- toc e con 2 rappresentanti della nonviolenza in Israele e Palestina; iniziativa cittadina con Giancarla Codrignani, obiettori di coscienza al servizio militare e volontari nei Corpi Civili di Pace; proiezione di un film sulla resistenza non armata alla seconda guerra mondiale; serata pubblica con OPAL sulle spese militari; giornata di formazione aperta alla cittadinanza; collaborazione con il progetto "Kamlalaf" con proiezioni video sui viaggi e restituzione nelle scuole
2013/14: ”Una societa' disarmata e' possibile: percorsi di formazione e ricerca sulla gestione nonviolenta dei conflitti e sulla cittadinanza attiva”: si è articolato in 8 percorsi differenti, dalla promozione nelle scuole della difesa civile nonviolenta, alla organizzazione di workshop teatrali interattivi di Teatro dell'Oppresso prevalentemente con studentesse , da una rassegna cinematografica sul tema della difesa dei territori dalla militarizzazione e sulla nonviolenza, alla raccolta e digitalizzazione di materiale cartaceo e di interviste con obiettori di coscienza al servizio militare, alle spese militari e alle produzioni belliche; dalla animazione in strada alla maniera dei cantastorie, ai laboratori con i percussionisti brasiliani di Capoeira, ad un percorso di formazione sulla comunicazione nonviolenta rivolto alle associazioni e alla città, ad un evento finale su canti e memorie migranti.