E’ rosa l’agricoltura piacentina che, secondo una stima di Coldiretti Piacenza, registra il 27% delle aziende agricole della provincia intestate a imprenditrici donna, più di una su quattro. Come nel resto della regione infatti, dopo quello del commercio il settore agricolo è quello in cui la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche.
Nella nostra regione, in base alle elaborazioni di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna sui dati Unioncamere del giugno 2014, si contano 13.387 imprese agricole guidate da donne. E’ quanto emerge dalle elaborazioni, in occasione delle celebrazioni a Roma del sessantesimo anno di costituzione di Coldiretti Donne Impresa, cui ha partecipato la responsabile provinciale, Laura Magistrali e la coordinatrice provinciale Enrica Corbellini. L’anniversario dell’associazione è stato ricordato a Roma con la prima mostra sul business della tradizione con le innovazioni che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali.
“L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana, afferma Laura Magistrali, si deve alla legge di orientamento fortemente sostenuta dalla Coldiretti e che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali per chi voleva avvicinarsi a questo mondo.”
“Multifunzionalità e diversificazione, prosegue Magistrali, queste sono le parole chiave dell’imprenditoria agricola femminile; vuoi per una maggior sensibilità, vuoi per una maggior propensione a quel gesto di cura che ci rende interlocutrici privilegiate in grado di coniugare attenzione per l’ambiente, cura del territorio e delle sue tradizioni, le donne sono ad oggi la presenza innovativa nell’agricoltura. Innovativa nelle attività, che variano da quelle connesse all’ agricola come la trasformazione dei prodotti, alle attività che riguardano la sfera sociale di questo settore come l'agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica o negli agriturismi sintesi di ruralità e accoglienza.”