Come ricorda spesso Papa Bergoglio “ancora oggi i cristiani sono perseguitati, al punto che ci sono più martiri adesso che nei primi tempi”. La persecuzione ha da sempre accompagnato la testimonianza cristiana nel mondo: è Cristo stesso che preannuncia un cammino di tribolazioni a chi intende seguirlo.
Secondo quanto dichiarato dall’Osservatore permanente del Vaticano all’Onu, Monsignor Tomasi, sarebbero circa 100 mila i cristiani uccisi ogni anno per la loro fede, per di più concentrati in Asia, Africa e Medio Oriente.
Se a quelli ammazzati si sommano quelli che hanno dovuto subire torture, stupri, rapimenti, distruzioni di chiese, si raggiungono in breve le proporzioni di una emergenza umanitaria, di una vera e propria catastrofe.
Su queste basi nasce spontanea e forte la necessità di stringerci attorno a coloro i quali vivono sulla propria pelle, quotidianamente, il dramma delle persecuzioni. A loro e a tutti i cristiani caduti per la fede sarà dedicata una celebrazione eucaristica solenne nella Basilica di Santa Maria di Campagna, a Piacenza, il prossimo martedì 7 ottobre (ore 18,30), giorno della Beata Vergine Maria del Rosario, festa istituita in ricordo della Battaglia di Lepanto svoltasi il 7 ottobre 1571 ed in cui l’esercito della Lega Santa sconfisse le forze musulmane dell’Impero Ottomano, annullandone le mire espansionistiche in Occidente.
Alla messa seguirà un incontro di riflessione durante il quale sarà proiettato un filmato testimonianza sulla situazione dei cristiani in Pakistan.
Interverrà, oltre a Massimo Polledri, consigliere comunale ed organizzatore della giornata, anche Sara Fumagalli, autrice del breve documentario e coordinatrice di Umanitaria Padana Onlus, organizzazione da sempre in prima linea nelle emergenze umanitarie in moltissimi Paesi, come Iraq e Pakistan, appunto.
Sarà l’occasione per chiedere, usando le parole del Santo Padre, “che sia ovunque rispettato il diritto all’espressione pubblica della propria fede e sia accolto senza pregiudizi il contributo che il cristianesimo continua ad offrire alla cultura e alla società del nostro tempo”.